Nigeria. 11 morti in attacco a chiesa. Uccisi 3 cristiani

KADUNA (NIGERIA) –   Nuova domenica di sangue per i cristiani nel nord della Nigeria, con 11 morti in un attacco contro una chiesa vicino a Kaduna e altri tre cristiani uccisi in un agguato mentre andavano a messa a Kano. Ancora una volta i sospetti ricadono sul gruppo qaedista Boko Haram, già autore di numerose stragi in queste zone.

A Jaji, a 30 chilometri da Kaduna, c’è stato un doppio attacco kamikaze contro la chiesa protestante di Sant’Andrea situata all’interno della locale caserma. Pochi minuti dopo la fine della messa, un primo attentatore si lanciato contro la chiesa alla guida di un bus imbottito di esplosivo. Quando sul posto si era radunata una folla di militari e fedeli, una decina di minuti dopo, un suo complice ha fatto esplodere un’autobomba che ha causato 11 morti e 30 feriti. La maggior parte delle vittime erano membri del coro dela chiesa.

Non è chiaro come gli attentatori siano potuti entrare nella base militare, considerando anche le imponenti misure di sicurezza per impedire attacchi di Boko Haram. Nello Stato a maggioranza musulmana di Kaduna ci sono stati diversi attacchi contro le chiese attribuiti al gruppo fondamentalista islamico. A ottobre un kamikaze aveva fatto otto morti e un centinaio di feriti in un’altra zona dello Stato.  Alla periferia di Kano due uomini in moto hanno sparato a un’auto con a bordo una coppia di cristiani con il figlio, diretti in chiesa per la messa. La donna e il bambino sono morti sul colpo mentre l’uomo è deceduto in ospedale. Illeso un altro figlio della coppia che si trovava sull’auto. Gli attacchi dalle moto sono usati molto spesso da Boko Haram.  I sospetti su Boko Haram sono rafforzati dal fatto che gli attacchi arrivano all’indomani dell’annuncio che il governo nigeriano ha offerto ricompense per un totale di 1,7 milioni di dollari a chi darà informazioni utili per la cattura di 19 capi del gruppo terroristico. Nella lista è compreso il leader del gruppo, Abubakar Shekau, per cui si offre la taglia più alta (250mila dollari); 125mila andranno a chi sarà in grado di aiutare le autorità locali ad arrestare i quattro principali collaboratori di Shekau: Habibu Yusuk, Khalis Albarnawai, Momodu Bama e Mohammed Zangina.

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