Svezia. Mr Ikea abbandona la Svizzera e torna a casa. Emigrò per pagare meno tasse

STOCCOLMA – Dopo 43 anni di esilio per sfuggire al fisco svedese Ingvar Kamprad, 87 enne fondatore di Ikea tornerà a vivere nella sua cittadina di origine. E’ quanto raccontato patron della multinazionale del colosso del mobile componibile low cost alla stampa svedese.

“Torno a vivere in Svezia per stare più vicino alla mia famiglia e ai vecchi amici” il commento rilasciato da quello che secondo il Forbes è l’uomo più ricco d’Europa con 51,7 miliardi di dollari. Un trasloco che potrebbe ben presto: secondo quanto raccontato entro fine anno Kampdrad potrebbe lasciare  Epalinges, vicino a Losanna , e raggiungere Älmhult, nella Svezia meridionale entro fine anno. Non una nuova destinazione ma lo stesso luogo dove da piccolo fiammiferaio (si narra che i suoi primi affari furono basati sulla rivendita di fiammiferi acquistati a Stoccolma) sarebbe divenuto capo di 338 punti vendita Ikea di oggi in 41 Paesi. Una scalata verso il successo che è partita dalla baracca nata nel suo giardino, circondato dalle foreste dove proveniva il legno delle prime primizie immobiliari.

Un nome e luogo legati inscindibilmente alla sorte della multinazionale: I e K rappresentano l’acronimo Ingvar Kamprad, E e A come Elmtaryd e Agunnaryd, la fattoria e il villaggio della sua infanzia. Ma che negli anni 70 condussero l’uomo ad emigrare a causa del pesante fisco svedese verso lidi più soavi.

Non eccesso di patriottismo in tempi di crisi, comunque, a far ritornare l’anziano Kampradrad a casa. La nostalgia canaglia, infatti, si sarebbe accentuata dopo la morte della moglie Margaretha, e dopo l’uscita dai board di Inter Ikea Group, la compagnia proprietaria del brand Ikea. “Non c’è più ragione di una mia permanenza in Svizzera” ha concluso il paperone svedese. “Pagherà le tasse sui propri guadagni come tutti gli altri svedesi”, il commento di Per Heggenes, portavoce del gruppo Ikea.

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