IL CAIRO – In Egitto riesplode la protesta, segno che la primavera araba non si è affatto placata. In questo caldo week end si sono registrati violenti scontri ad Alessandria tra oppositori e sostenitori del presidente Mohamed Morsi. Il bilnacio è drammatico.
Tre persone sono morte e 130 sono rimaste ferite. Tra le vittime uno studente americano di 21 anni, Andrew Pochter, originario del Maryland, che lavorava come stagista presso la Amideast, una Ong americana. Una delle altre vittime sarebbe un giornalista egiziano deceduto durante le violenze a Port Said, dopo che un piccolo ordigno è stato scagliato contro i sostenitori dei Fratelli musulmani e del presidente. I disordini preludono alle grandi manifestazioni di protesta in programma per domani, 30 giugno, nel primo anniversario dell’insediamento di Morsi a presidente dell’Egitto.
Anche le sedi della fratellanza sono state prese d’assalto in varie località, specie ad Alessandria, sede della Fratellanza, che è stata data alle fiamme . Nel frattempo gli Stati Uniti hanno ordinato allo staff non indispensabile dell’ambasciata americana al Cairo di lasciare il Paese per l’aumentare delle proteste. Anche il presidente Obama durante il suo viaggio in Africa è intervenuto sulla vicenda egiziana, invitando tutti i cittadini americani di evitare viaggi verso l’Egitto.