Brasile. Dichiarata morta alla nascita. “Resuscita” dinanzi all’altare

LONDRINA – Qualcuno grida al miracolo. I più scettici vedono un errore umano dietro alla “rinascita” della piccola Yasmin Gomes. E’ la storia che ci arriva dal Sud America, e più precisamente da Londrina, 510 mila anime nel sud del Brasile, a nord dello stato del Panamà.

Per tre ore la piccola neonata è stata dichiarata morta. Poi il miracolo: la piccola non aveva dato segni di vita dopo il parto. Drammatico il verdetto dei medici: la morte è stata certificata dal medico Aurelio Filipak, che ha annunciato “di non aver mai visto niente di simile nella sua carriera”. Ma andiamo con ordine.

La piccola, subito dopo la morte, è stata depositata dentro a una scatola all’interno della cappella dell’ospedale. L’infermiera che l’ha messa lì non ha retto l’urto di depositare il corpo della piccola nell’obitorio, assieme agli altri morti di età più avanzata. Così ha optato per il luogo sacro del nosocomio, nelle vicinanze dell’altare. Dopo qualche ora l’inattesa sorpresa.

La nonna, alla ricerca della nipote defunta si reca nella cappella e la trova contorcersi e in preda al pianto. “All’inizio – ha raccontato – non riuscivamo a crederci, non potevamo pensare che potesse accadere una cosa del genere. Poi abbiamo visto che Yasmin respirava. È stato un miracolo”. Che se si considera che il tutto sia successo mentre erano in atto i preparativi per il funerale, si capisce come sia difficile dissuadere i suoi cari da questa suggestione.

La piccola verte ancora in gravi condizioni di salute, ma ci sono speranze che tutta questa vicenda si risolva per il meglio. I genitori Cleverson Carlos Gomes, 26 anni, e Jenifer Gomes da Silva, 22 anni, assistono la piccola che si trova al reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico “Sacra Famiglia” di Londrina. Per loro, come immaginabile, una gioia incontenibile.

 

Condividi sui social

Articoli correlati