Francia. Figlio del ministro degli Esteri indagato per frode e riciclaggio

PARIGI – Thomas Fabius, il figlio maggiore del ricchissimo ministro degli esteri francese è al centro di un’indagine penale da parte della procura francese. Falso, frode e riciclaggio di denaro sono le accuse a carico del 31enne rampollo di una dinastia di antiquari.

Si tratta della seconda volta in cui Thomas è al centro degli interessi della magistratura: correva il 2012 quando il giovane fu oggetto di indagini per tentata truffa e frode per alcuni potenziali reati che risalirebbero al 2011. Una storia che finì con 15 mila euro di ammenda e con un ammissione di colpa. Oggi i quotidiani francesi “Le Monde” e “Le Point” hanno reso noto che da circa un mese, il 27 giugno l’inizio ufficiali delle indagini, Thomas Fabius è stato inserito nella lista degli indagati.

Non sono chiarissime le dinamiche che vedrebbero il figlio del ministro nelle mire dei procuratori René Cros e Roger Le Loire, due dei massimi esperti in materia di flussi finanziari. Ma pare che al centro della vicenda ci siano le modalità di finanziamento dell’acquisto di un lussuoso appartamento: 280 mq nei pressi di una delle strade più esclusive nel 7 arrondissement della capitale francese. Nelle dichiarazioni rilasciate nei mesi scorsi dal giovane erano emersi dettagli sull’acquisto: 7 milioni di euro quanto versato da Fabius al vecchio proprietario Claude Zidi, un noto regista. Una somma ottenuta con un prestito bancario avallato con garanzie sconosciute dalla filiale parigina della Monte dei Paschi di Siena. Una storia finita anche nelle spire degli investigatori dell’ufficio centrale per la repressione dei grandi reati finanziari (OCRGDF) e del Tracfin, la cellula che si occupa di individuare reati di evasione.

Nelle passate dichiarazioni l’avvocato del giovane Cyril Bonan aveva cercato di diradare le nubi attorno alla vicenda chiarendo che l’acquisto dell’appartamento fosse stato pagato in parte con somme liquide a disposizione del di Thomas, in parte con il mutuo concesso dall’istituto Italiano che avrebbe anche goduto di facilitazioni relative ad un’assicurazione sulla vita a disposizione del giovane. Il tutto in uno scenario in cui il giovane, secondo quanto si apprende dalla stampa transalpina, è esente da imposizione fiscale in Francia.

E’ il quotidiano “Marianne” a fornire qualche indicazione maggiori sul prestito: 4 i milioni concessi sui 7,38 del costo complessivo. Un contratto di dieci anni con un tasso di interesse del 3%. Una somma che secondo le indiscrezioni sarebbe versata tutta cash e non mensilmente a scadenza dei dieci anni. “Non abbiamo nulla da dire, quello che è scritto sui giornali è vero per il 95%” fanno sapere dalla filiale parigina del Monte.

Da queste informazioni si capisce come la questione sia abbastanza controversa. Fabius è appassionato di gioco d’azzardo, e le indagini potrebbero condurre fino al Marocco. Ovviamente molte informazioni sono coperte dal segreto istruttorio. Quel che è certo è che la questione getta melma nel Governo francese del primo ministro Jean Marc Ayrault, che vede azzoppato agli occhi dell’opinione pubblica uno dei ministeri più importanti. In tal senso il portavoce del Governo Najat Vallaud-Belkacem ha ben pensato di gettare acqua sul fuoco, rimarcando la differenza tra il padre Laurent e il figlio Thomas “che non è membro del governo”.

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