Tifone Haiyan, è allerta anche in Vietnam. Oltre 10 mila morti

Il bilancio delle vittime del tifone potrebbe superare la cifra di 10.000 morti. Lo riferiscono le autorità locali

ROMA – Tutta la violenza della natura si è sfogata venerdì nel centro delle Filippine con il tifone Haiyan. È stato rinominato come il super tifone, poiché considerato  di categoria 5 e perché si è abbattuto a circa 300 Km all’ora.

Ogni anno le Filippine sono colpite da più di una ventina di tempeste tropicali, Haiyan  è la numero 24, ma era da circa 50 anni, che non si verificava un tifone cosi violento ed il fatto che ha colpito zone densamente popolate l’ha reso ancor di più disastroso. Le aree più colpite sono state quelle orientali e centrali dell’arcipelago filippino, in particolare le isole di Leyte, Samal e Cebu,  stesse zone che un mese fa furono messe in ginocchio da un terremoto . Ora al terzo giorno si fa il bilancio della situazione, che purtroppo è tragico, infatti si contano 10 mila vittime solo nella provincia di Tacloban (Leyte), circa 4 milioni di persone colpite, tra cui, secondo l’UNICEF,  il 40% sono bambini e ragazzi sotto i 18 anni. La conta dei danni è inestimabile, il tifone ha raso al suolo tutto ciò che ha trovato lungo il suo cammino, anche l’aeroporto di Tacloban non esiste più, ora è solo fango. Intere province sono senza energia elettrica, senza acqua e cibo e senza possibilità di poter comunicare, infatti sia le linee telefoniche che quelle di internet sono interrotte e anche tutti i mezzi di traporto sono bloccati. Si stanno mobilitando però le organizzazioni mondiali, la Commissione Ue infatti ha già inviato una squadra in supporto alle autorità filippine e la PAM (Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite) è pronta ad intervenire. Anche il Papa ,dopo l’Angelus, ha rivolto un pensiero alle vittime del tifone : “Desidero assicurare la mia vicinanza alle popolazioni delle Filippine e di quella regione, che sono state colpite da un tremendo tifone. Purtroppo le vittime sono molte e i danni enormi. Preghiamo in silenzio per questi nostri fratelli e sorelle, e cerchiamo di far giungere ad essi anche il nostro aiuto concreto”. Il tifone però non ha ancora esaurito la sua furia, si sta muovendo infatti verso il Mar Cinese Meridonale e si teme che potrebbe raggiungere le coste del Vietnam,    si presume che arriverà in quelle zone nella mattinata di lunedì. Comunque non si abbatterà con la stessa intensità con il quale si è abbattuto sulle Filippine, ma avrà una potenza minore, sono  previsti infatti venti di circa 190 km orari. Sono state evacuate 600 mila persone, soprattutto quelle residenti nelle località costiere di Quang Nhai e Ha Thin e sono state spostate nelle regioni più interne del Paese. Anche la Cina però è in allerta.

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