Kiev, ancora in piazza per l’UE

KIEV – Non si fermano le manifestazioni in Ucraina contro il governo, che ormai si susseguono da quasi un mese. Anche oggi infatti nella piazza Indipendenza nel centro della capitale, Kiev, si sono radunate circa 200 mila cittadini.

La piazza è piena di bandiere ucraine, della UE e bandiere dei partiti d’opposizione. Nella capitale sono arrivati anche il senatore americano John McCain, noto per la sua posizione antirussa, e il senatore Chris Murphy. McCain  ha espresso tutta la sua solidarietà e vicinanza ai manifestanti e dal palco ha dichiarato : “L’Ucraina farà un’Europa migliore e l’Europa farà una Ucraina migliore”. Le parole di Murphi invece sono state: “Ci sono momenti nella storia  in cui una nazione deve scegliere tra il passato e un nuovo futuro. Il futuro dell’ Ucraina è con l’Europa e gli USA  sono con l’Ucraina. Sono scesi in piazza a Mariinsk, dove si trova la sede del Parlamento, anche 15 mila manifestanti filogovernativi contrari all’ accordo con l’UE. L’Unione Europea per ora considera sospese le trattative per  l‘accordo fino a quando l’Ucraina non si deciderà di prendere “impegni chiari” accusandola di chiedere troppo  all’Europa. L’UE infatti ha respinto gli argomenti dell’ Ucraina definendoli “ privi di fondamento nella realtà”. Il Governo pare che abbia scelto dunque la sicurezza economica e politica della Russia piuttosto che associarsi con l’UE.

Le proteste sono cominciate il 21 novembre. Gli antigovernativi o europeisti sono scesi in piazza ,dopo che il presidente Victor Yanukovich ha interrotto le trattative per firmare l’accordo di associazione con l’UE, dapprima chiedendo al governo di fare marcia indietro sulla decisione di interrompere l’accordo e dal momento che la leadership è rimasta ferma sulla propria posizione stanno chiedendo anche le dimissioni del presidente Victor Yanukovich. Il principale motivo per cui si è interrotto l’ accordo con l’UE è la Russia. L’Ucraina infatti è legata alla Russia  da rapporti economici ,e Putin, presidente russo, contrario a questo accordo poichè vedrebbe allontanarsi l’Ucraina dal suo controllo, ha fatto delle pressioni sul governo ucraino. La Russia le ha infatti  imposto delle restrizioni commerciali e l’ha minacciata di metterne altre in futuro. La popolazione sta manifestando a favore dell’entrata nell’ Unione europea proprio perché con questo accordo l’Ucraina si staccherebbe definitivamente dall’ essere una ex repubblica sovietica.

Le manifestazioni hanno avuto anche un momento simbolico, quando qualche giorno fa, la folla ha riversato la propria rabbia sulla statua di Lenin, fondatore dell’URSS e simbolo del legame con Mosca, che poi è stata abbattuta dai militanti incappucciati del Partito liberale. Al posto della statua sono state innalzate bandiere ucraine.                         

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