Aereo scomparso, ipotesi del dirottamento sempre più intensa

ROMA – “Il volo MH370 della Malaysian Airlines è stato volontariamente dirottato”; ciò è quanto stato accertato e riferito dall’agenzia Nuova Cina.

Chi ha dirottato il volo è una persona “con grande esperienza di volo, che ha interrotto le comunicazioni per cambiare rotta all’aereo”, afferma sempre l’agenzia Nuova Cina; le ragioni del dirottamento ancora devono essere stabilite. La polizia malese ha perquisito l’abitazione di Zaharie Shah, il 53enne pilota del Boeing, che abita nella periferia di Kuala Lumpur e lavora per la suddetta compagnia dal 1981; ora le indagini stanno avanzando e sono state spostate sull’equipaggio nonché sui passeggeri. L’aereo sparito sabato scorso con 239 persone a bordo (di cui 12 dell’equipaggio), è rimasto in volo per altre 7 ore e mezza dopo l’ultimo rilevamento dalla torre di controllo, alle 8:11 locali. Il primo ministro malese, Najib Razak, ha affermato che i movimenti del volo MH370 sono stati dovuti ad un’azione deliberata e non se la sente di confermare che si sia trattato di un dirottamento. Razak ha assicurato il pubblico che le indagini continueranno. Le ricerche dell’aereo nel Mar Cinese sono state sospese, il Boeing adesso verrà cercato lungo due possibili corridoi di volo che si pensa possa aver preso dopo la scomparsa dai radar: uno può essere quello che porta a nord verso il Kazakistan e l’altro a sud verso l’Indonesia e l’India. L’agenzia Nuova Cina, in un editoriale uscito oggi, ha criticato la Malaysia Airlines a causa dei ritardi nel fornire informazioni sul volo: “dato il livello attuale della tecnologia, i ritardi hanno il sapore o di una mancanza di fronte al dovere o di esitazioni nel condividere le informazioni in modo completo e rapido”. Critiche rivolte anche alla Boeing che ha costruito l’aereo, alla Rolls Royce che ha costruito il motore e agli Stati Uniti essendo una superpotenza dell’intelligence. Il ministro degli esteri cinese Qin Gang, attraverso una nota diffusa su internet, ha chiesto a Kuala Lumpur di continuare a fornire informazioni più rapide e corrette sulla sorte dell’aereo, invitando a rafforzare anche l’intensità delle ricerche dopo le importanti rivelazioni del premier malese, Razak.

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