Ucraina. Salta G8 a Sochi, si farà a Bruxelles. Pronte nuove sanzioni contro Mosca

ROMA – All’Aia fronte comune contro il nemico russo. E’ quanto emerge dal summit all’Aia sulla sicurezza nucleare, durante il quale per forze di cose si è finiti sul tema caldo dell’Ucraina. Barack Obama e suoi alleati hanno infatti annunciato la decisione di disertare il previsto vertice di Sochi, allo scopo di isolare la Russia, e di riunirsi a Bruxelles il prossimo mese di giugno.

Il G7 ha inoltre ribadito la possibilità di un rafforzamento delle sanzioni contro Mosca se quest’ultima non riuscirà a fermare l’escalation della crisi in Ucraina.

 

«Restiamo pronti a intensificare le azioni, comprese sanzioni coordinate di settore, che avranno un impatto sempre più significativo sull’economia russa, se la Russia non metterà fine all’escalation della situazione» di crisi in Ucraina, ha dichiarato il gruppo dei 7 «grandi» in un comunicato congiunto dopo i colloqui dedicati a Kiev nel corso del vertice sulla sicurezza nucleare all’Aia, nei Paesi Bassi. 

E proprio il sostegno della comunità internazionale a Kiev, così come il rifiuto dell’annessione della Crimea alla Russia, saranno ribaditi oggi con forza durante la giornata conclusiva del summit sulla sicurezza nucleare. Le conclusioni della riunione odierna saranno spiegate pubblicamente in conferenza stampa dallo stesso Obama e dal primo ministro olandese Mark Rutte. Il Giappone, intanto, ha già reso noto di essere pronto a un prestito di un miliardo di euro in aiuti all’Ucraina.  D’altra parte, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato di non vedere alcuna «grande tragedia» nell’espulsione di Mosca dal gruppo del G8, dopo l’annessione della Crimea alla Federazione russa. «Se i nostri partner occidentali ritengono che  questo format sia morto, allora così sia. Alla fin fine, non stiamo cercando di portare avanti questo format e non riteniamo sia una grande tragedia se (il G8) non si incontra», ha spiegato il capo della diplomazia russa ai giornalisti, dopo avere  incontrato separatamente per un bilaterale il segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro degli Esteri ad interim ucraino Andriy Deshchytsya.

 

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