Israele reagisce. ‘Diamo un pugno ai terroristi’. IL VIDEO

 

TEL AVIV – Giornata di dolore e di rabbia in Israele per l’uccisione dei tre giovani coloni israeliani rapiti il 12 giugno in Cisgiordania.

All’indomani del ritrovamento dei loro cadaveri in un campo di Hebron, il governo Netnayhau si è diviso sulla risposta militare da dare a Hamas, considerato il responsabile di questo tragico sequestro, e per ora si è «limitato» ai raid aerei notturni sulla Striscia di Gaza.  Nel pomeriggio i tre giovani studenti della scuola rabbinica saranno sepolti l’uno accanto all’altro nel cimitero di Modiin, colonia ultra-ortodossa in Cisgiordania, a metà strada tra Gerusalemme e Tel Aviv. A rendere omaggio a Gil-Ad Shaer, 16 anni, Eyal Yifrah, 19, e Naftali Fraenkel, 16,

c’è anche il presidente Simon Peres, che terrà un elogio funebre. Presenet anche il premier, Benjamin Netanyhu, e  deputati, ministri e alti comandi militari. La tensione a Gerusalemme è altissima. Centinaia di ultraortodossi hanno bloccato una strada di accesso a Gerusalemme, mentre in serata è attesa una dichiarazione di Netanyahu dal quartier generale delle forze armate, a Kirya.  Nella notte i raid aerei hanno già colpito 34 obiettivi a Gaza, almeno 4 i palestinesi feriti. Due palestinesi sono rimasti uccisi in altrettante operazioni dell’esercito in Cisgiordania, uno a Jenin e l’altro a Hebron.  Gli israeliani sono d’accordo con il loro governo e dicono che ci deve essere una punizione esemplare dopo la morte dei tre studenti di una scuola rabbinica rapiti e uccisi nei territori: “Dobbiamo agire con forza contro i terroristi di qualunque tipo che agiscono contro la pace e fanno quello che vogliono – dice un abitante di Gerusalemme – Dobbiamo sferrare un bel pugno, così non faranno più cose del genere”.

 

 

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