Libia. Italia invia 10 istruttori militari per i ribelli. Gheddafi usa bombe a frammentazione

ROMA –  L’Italia metterà a disposizione del Consiglio degli insorti in Libia 10 istruttori militari, e stessa cosa farà la Gran Bretagna. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Ignazio La russa, spiegando che  questa decisione è stata assunta dopo un colloquio tra il presidente del Consiglio Berlusconi ed il premier britannico, David Cameron.

“Tra Italia e l’Inghilterra – ha spiegato La Russa – c’è piena consapevolezza che occorre addestrare gli insorti: sono giovani desiderosi di battersi per la causa, ma non hanno le necessarie capacità e dunque – ha aggiunto – andremo là dove ci sono le condizioni di sicurezza per fornire il nostro Know-how e consentire di contrastare un esercito che, invece, è professionale”. La notizia di per sè lascia pensare che questa guerra potrebbe trascinarsi a lungo. Per questo la Francia ha promesso al leader del Consiglio di transizione libico (CNT), Mustafa Abdel Jalil,  di intensificare i raid aerei  nel tentativo di indebolire ulteriormente  le postazioni del rais, visto che l’invasione terrestre da parte delle truppe alleate sembra una opzione non percorribile, almeno per ora. “Vi aiuteremo” ha detto il presidente francese  ai rappresentanti che ha ricevuto oggi all’Eliseo.

Quest’oggi sempre il Consiglio Nazionale Transitorio ha presentato alla Lega Araba, tramite il suo rappresentate al Cairo, Abdulmunim Alhouni, una denuncia contro l’Algeria accusata di appoggiare il regime di Gheddafi. Il CNT, precisa il quotidiano Libya Today che riporta la notizia, ha chiesto al segretario generale della Lega Araba Amr Moussa di intervenire con il presidente algerino Abdul Aziz Boutaflika e il suo governo per fermare il sostegno logistico a Gheddafi e i suoi mercenari nella lotta contro i ribelli. Il coinvolgimento diretto del governo algerino mira, secondo la denuncia dei ribelli libici, ad appoggiare il colonnello Gheddafi per sconfiggere la rivolta popolare.
Intanto l’Alto Commissario Onu per i diritti dell’uomo Navi Pillay ha condannato oggi l’utilizzo delle bombe a frammentazione da parte del regime libico parlando di  crimini internazionali.

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