Brasile. Dilma Roussef, la neo presidente sconfiggerà la povertà

BRASILIA – “Un leader come Lula non sarà mai lontano dal suo popolo e da tutti noi. Busserò molto alla sua porta e sono sicura e fiduciosa che la troverò sempre aperta”.

Lo ha detto Dilma Rousseff, eletta presidente del Brasile al ballottaggio di ieri con oltre il 56% dei voti che, dal prossimo primo gennaio, si insedierà a palazzo Planalto. A proclamare la vittoria della prima donna che governerà il più grande paese del Sudamerica che conta 135 milioni di elettori è stato il presidente della Commissione elettorale, Ricardo Lewandowski, a poco più di tre ore dalla chiusura dei seggi. Un annuncio che è stato festeggiato dai militanti del Partito dei Lavoratori in numerose città brasiliane.

“Ringrazio e prometto di onorare la fiducia dei brasiliani e combatterò la povertà”, ha commentato Dilma poco dopo l’annuncio della sua vittoria. Più tardi, la neo presidente è stata festeggiata dai sostenitori, ai quali ha nuovamente promesso l’impegno a sconfiggere la miseria. “Tendo la mano ai partiti dell’opposizione e ai settori della società che non erano con noi -ha infine annunciato – . Da parte mia non ci saranno discriminazioni nè privilegi. A partire dal mio insediamento  sarò la ‘presidentà di tutti i brasiliani e le brasiliane». Stando ai dati del Tse, il tribunale superiore elettorale, al ballottaggio c’è stata una astensione di oltre il 21% , superiore al 18% registrato al primo turno del 3 ottobre scorso.

Chi è la nuova presidente
Dilma Rousseff, è nata nel 1947 a Belo Horizonte da padre bulgaro e madre brasiliana. Dilma già in età giovanile  muove i primi passi verso l’impegno politico approdando  ai movimenti socialisti che la porteranno in prima linea  contro la dittatura militare. Motivo per cui trascorre tre anni in carcere dal 1970 al 1972. Successivamente partecipa alla rifondazione del Partido Trabalhista Brasileiro (Ptb), che prende il nome di Partido Democratico Trabalhista (Pdt) per poi confluire nel partito di Lula. Quest’ultimo durante la sua legislatura la vuole al suo fianco nella Casa Civil, l’organo preposto alla coordinazione dell’azione di governo  e la nomina ministro delle Miniere e dell’Energia.Dilma ha una figlia nata nel 1976 ed ha contratto due matrimoni.

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