Turchia. L’Akp vince senza maggioranza. Curdi in Parlamento. VIDEO

ANKARA – Il partito giustizia e sviluppo Akp del presidente Erdogan vince le elezioni politiche in Turchia ma perde la maggioranza assoluta che aveva da 13 anni.

Il leader del partito e primo ministro Ahmed Davutoglu, salutando i sostenitori davanti alla sede del partito ad Ankara, ha rifiutato qualsiasi ipotesi di ridimensionamento del potere dell’Akp che conferma, ha aggiunto, il programma di riforme costituzionali. “La decisione del nostro popolo – ha detto – è la decisione finale e suprema. Rispettare tale decisione è un obbligo per tutti i partici politici. Quanto richiesto dal nostro popolo dovrà essere realizzato in ogni caso”. L’Akp perde nove punti rispetto alle ultime legislative, mentre il nuovo partito curdo Hdp non solo supera lo sbarramento del 10 per cento ma compie un’impresa conquistando 13 punti percentuali. L’Akp prende 258 seggi. Essendo la maggioranza assoluta di 276 seggi nell’assemblea legislativa che conta 550 membri, sarà d’ora in avanti necessaria una coalizione per governare la Turchia, diversamente da quanto è accaduto dal 2002.

Turchia. Partito filo-curdo festeggia storico risultato

Saranno almeno 78 i deputati che il partito curdo di Selahattin Demirtas riesce a portare nel Parlamento turco. Quello che l’HDP ha inferto alla maggioranza islmanica dell’AKP potrebbe essere il colpo mortale. Un risultato degno di celebrazioni in grande stile per la formazione creata l’anno scorso. “Nonostante la campagna elettorale fatta di attacchi contro di noi portata avanti dal partito di governo che aveva a disposizione tutti gli strumenti delle istituzioni, abbiamo ottenuto un magnifico risultato” ha detto Demirtas nella sede del partito a Istanbul. “Un grande successo per dei cittadini di categoria B, sfruttati in Turchia, ma che sempre sostengono la pace, la giustizia, la libertà” ha aggiunto. A Diyarbakir, la più grande città curda della Turchia, centinaia di persone sono scese in strada per festeggiare. Ai fuochi di artificio si sono aggiunti alcuni colpi d’arma da fuoco sparati in aria in segno di vittoria. Una festa, secondo alcuni testimoni, paragonabile a quella di gennaio scorso, quando i combattenti curdi avevano sottratto agli estremisti islamici la cittadina siriana di Kobane.

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