Etiopia: l’opposizione protesta, oltre 50 morti

ADDIS ABEBA – Sarebbero oltre 50 le persone rimaste uccise nell’ultimo mese nelle proteste della comunità Oromo contro il progetto delle autorità etiopi di annettere alla capitale, Addis Abeba, le località circostanti della regione Oromia.

Stando a quanto riferito dal gruppo di opposizione Oromo Federalist Congress, le proteste hanno interessato almeno 30 città e hanno portato ad oltre 500 arresti dal 19 novembre a oggi.Come sottolinea Bloomberg, la protesta evidenzia il conflitto in atto tra un modello di sviluppo autoritario e il sistema federale, che garantisce i diritti di oltre 80 gruppi etnici. Secondo il ricercatore del Centro per gli Studi federali dell’Università di Addis Abeba, Milkessa Midega, le proteste in atto rappresentano anche la principale sfida posta alla coalizione di governo nei suoi 25 anni al potere: “”Il partito sembra non aver né favorito lo sviluppo la società – stiamo oggi elemosinando aiuti alimentari – né garantito la democratizzazione dei rapporti tra Stato e società””. Sebbene l’Etiopia sia una delle economie che crescono di più nell’Africa sub-sahariana, a un tasso del 10% secondo il Fondo monetario internazionale, la grave siccità che ha colpito il Paese ha spinto infatti le autorità a chiedere aiuti internazionali per circa 10 milioni di persone. 

Il ministro per l’Informazione Getachew Reda ha ammesso finora la morte di cinque persone nelle proteste degli oromo, affermando che il progetto di macroregione porterà benefici alla popolazione delle città periferiche. Reda ha precisato che il progetto vuole favorire uno sviluppo razionale della capitale, non politiche di matrice etnica: “”Il governo farà di tutto per spiegare perchè il progetto non è un tentativo di espandere il territorio di Addis Ababa””.Secondo le stime, la popolazione di Addis Abeba e di cinque città satellite oromo aumenterà più del doppio entro il 2040, toccando gli 8 milioni. Gli oromo ritengono che il piano di espansione della capitale porterà all’annessione delle zone agricole che oggi circondano la capitale, con il conseguente sfollamento coatto della popolazione rurale e conseguente perdita della lingua e della cultura oromo.Gli oromo rappresentano circa un terzo dei 99,5 milioni di abitanti dell’Etiopia.

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