Attentati in Belgio. 6 persone arrestate. La caccia continua

BRUXELLES  – Sei persone sono state arrestate in una serie di raid della polizia a Bruxelles, Jette e Schaerbeek nell’ambito delle indagini sugli attentati che hanno colpito il Belgio martedì causando 31 morti e centinaia di feriti.

Tre dei sospetti sono stati arrestati mentre erano a bordo di un’auto “di fronte alla sede della Procura federale belga”, ha riferito un portavoce. Altri due nel corso di una pequisizione a Bruxelles e l’ultimo a Jette. Un blitz è stato eseguito anche e Schaerbeek ma qui non ci sono stati arresti. Intanto continua la caccia all’uomo per i due presunti terroristi non identificati ma che sono ricercati attivamente dopo gli attentati all’aeroporto di Zaventem e alla metropolitana di Bruxelles

I kamikaze nella lista dei terroristi

I fratelli El Bakraoui, che si sono fatti saltare in aria negli attentati di Bruxelles, erano noti alle autorità americane ed erano inseriti nel database anti-terrorismo degli Stati Uniti. La notizia è stata diffusa da Nbc che cita due fonti anonime interne secondo cui Ibrahim e Khalid El Bakraoui erano stati messi in una lista come “potenziali minacce terroristiche”. Non è chiaro, però, “in quale delle diverse liste del database i due fratelli fossero inseriti”. Il Centro nazionale anti-terrorismo, che coordina l’intelligence sulle minacce degli estremisti, non hanno commentato.

Diffuse anche le foto dell’appartamento di Rue Max Roos dove i terroristi di Bruxelles hanno costruito le bombe che hanno fatto detonare all’aeroporto di Zaventem e alla metropolitana di Maelbeek. Le immagini del bilocale sono state pubblicate in esclusiva da la Derniere Heure.Nell’appartamento, identificato grazie alla segnalazione del tassista che ha accompagnato i terroristi all’aeroporto, sono stati trovati 15 chili di esplosivo.Nelle foto si vede la grande finestra che dà sulla stanza principale, il bagnetto e il terrazzino che si affaccia sulla strada principale. Senza subbio, scrive la DH, le bombe sono state assemblate nella cucina, che dà sulla terrazza, perché la preparazione del Tatp, l’esplosivo preferito dai jihadisti, è particolarmente pericolosa e necessità di locali ben areati per i rischi della reazione chimica.L’appartamento è uno della lunga lista di immobili affittati sotto falso nome da Lachraoui alias Kayal o dai fratelli El Bakraoui.

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