Usa. New York dice sì ai matrimoni gay. Un traguardo storico

NEW YORK –  Voto storico a New York. Il Senato dello Stato ha riconosciuto a maggioranza (33 voti a 29) il diritto al matrimonio per le coppie omosessuali.   Il Senato  ha infatti approvato nella notte con maggioranza  il Marriage Equality Act,un provvedimento proposto dal governatore, Andrew Cuomo, che riconosce alle coppie omosessuali il diritto di contrarre matrimonio come ogni altra coppia nello Stato di New York.

Il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha già firmato la legge traducendo di fatto in legge il provvedimento.  Da oggi devono passare 30 giorni prima che la nuova legge entri in vigore. Ciò significa che a New York le coppie gay potranno sposarsi a partire dalla fine di luglio.
Esultanza da parte del movimento gay americano per aver raggiunto questo traguardo storico, che subito dopo l’approvazione ha dato vita ad una festa.   Esplosioni di gioia hanno accolto il voto nei quartieri a forte concentrazione di omosessuali, in particolare Greenwich Village, dove decine di attivisti erano riuniti dall’inizio della serata. All’esterno della sede del Senato, ad Albany, decine di persone pro o contro le nozze gay manifestavano da una settimana, innalzando cartelli e gridando slogan. La legge era stata approvata la settimana scorsa dalla Camera dello stato. Proprio giovedì il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama,  aveva incontrato a New York ad un gala elettorale gli esponenti di uno dei gruppi omosessuali più conosciuti e importanti d’America, denominato Lesbian, Gay, Bisexual and Transgender Leadeship (LGBT). Nel suo intervento Obama aveva sottolineato che  le coppie gay meritano di avere gli stessi diritti di tutte le altre coppie. Ed oggi qualcosa è cambiato.

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