ALEPPO – Dopo 73 giorni di combattimento il Fronte democratico siriano (Sdf), appoggiato dagli Usa riconquista la città di Manbij, città siriana del governatorato di Aleppo al confine con la Turchia, occupata dall’Isis dal 2014.
“Dopo la liberazione di Manbij, i membri dell’Isis non saranno più in grado di viaggiare liberamente verso l’Europa”, ha detto il leader curdo siriano Salih Muslim, considerando che sono state tagliate le vie di fuga degli islamisti verso la Turchia e l’Europa.
Durante le operazioni militari sono stati liberati i 2.000 ostaggi che rano finiti nelle mani dell’Isis. Ne da’ notizia il Guardian citando come fonti la Coalizione arabo-curda sostenuta dagli Stati Uniti e l’Osservatorio siriano dei diritti umani. Intanto, sui social scorrono le immagini della gioia della popolazione di Manbji, sotto il giogo del Califfato fino al giorno dell liberazione: le dnne fumano liberamente, vengono improvvisati roghi di burqa e gli uomini si fanno fotografare mentre si fanno tagliare la barba, imposta dalla ideologia dello Stato Islamico.