ISLAMABAD – Prima del raid con cui a maggio uccise Bin Laden, la Cia organizzò una finta campagna di vaccinazione, al fine di ottenere il Dna del terrorista di Al Qaeda. Lo sostiene il quotidiano inglese The Guardian, che spiega come i servizi segreti Usa reclutarono sul posto Shakil Afridi, un medico pakistano, per compiere la ‘missione’. Il medico è stato poi arrestato dall’Isi – i servizi segreti pakistani -, appunto per collaborazione con la Cia.
Questo arresto ha portato ulteriore tensione nei rapporti tra gli Stati Uniti e il Pakistan. Adesso la Casa Bianca – continua The Guardian – sta cercando di liberare il medico, temendo per la sua incolumità. Il giornale inglese aggiunge che per rendere più credibile la messa in scena gli americani iniziarono a fare dei prelievi nei quartieri poveri di Abbottabad, la città in cui era nascosto Bin Laden.