ROMA – Alla richiesta di giovedì scorso del procuratore della Corte Penale Internazionale Luis Moreno-Ocampo, l’Interpol risponde diramando un allerta rossa a carico di Muammar Gheddafi, del figlio Saif Al-Islam e dell’ex numero 1 dell’intelligence libica Abdullah Al-Senussi.
Il colonnello è accusato di crimini contro l’umanità e per lui ed i suoi è stato spiccato un mandato di cattura internazionale che comporta ovviamente una eventuale richiesta di estradizione.
L’emissione di questo avviso, consultabile sul sito ufficiale dell’organizzazione internazionale www.interpol.int, è un primo importante passo per la polizia criminale internazionale che riconosce formalmente il Consiglio nazionale di transizione come leader della Libia e avvia una stretta e necessaria collaborazione con l’ufficio del procuratore della C.P.I.
Ai 5 colori dell’arcobaleno, il rosso , il blu, il verde, il giallo e l’arancio a cui si va ad aggiungere il nero, corrispondono sei allerte classificate che l’Interpol può diramare.
Dunque la red notice colpisce oggi il raìs e con essa viene richiesto a tutti i paesi aderenti all’organizzazione internazionale di aiutare la Corte Penale Internazionale ad individuare e prendere
in custodia Gheddafi; la stessa procedura fu attuata in dicembre per il fondatore di WikiLeaks Julian Assange.
L’allerta arancione è invece un informativa atta a mettere in guardia le autorità di pubblica sicurezza sulla possibilità di fuga di capitali o beni in possesso di individui considerati pericolosi;il coloro giallo viene utilizzato per la localizzazione delle persone scomparse, molto spesso minori; il blu per la raccolta d’informazioni sull’identità delle persone; il verde è riservato alle notizie di intelligence su criminali che potrebbero anche reiterare il fatto criminoso in altri paesi; la tinta più greve infine, il nero, viene utilizzata per la raccolta di dati su corpi non identificati.
Per Ronald Noble, segretario generale dell’Interpol, l’avviso diramato per Gheddafi e company limiterà di molto la loro capacità di movimento da un paese all’altro, permettendone la localizzazione ed infine l’arresto.