Wikileaks oscurato cambia indirizzo web e si rifugia in un bunker anti nucleare

ROMA – La caccia a Julian Assange continua assieme ai tentativi di mettere il bavaglio per fermare le notizie top-secret divulgate dal sito di Wikileaks.

Anzi, si potrebbe dire che l’intenzione è quella di cancellare definitivamente questo scomodo portale dalla rete. Da questa mattina, infatti, il provider che forniva il servizio hosting, EveryDNS.net, ha annunciato di aver interrotto la fornitura alle 22 di ieri sera. Motivo? “Wikileaks.org è diventato l’obiettivo di numerosi e diffusi attacchi di rifiuto di servizio (DDOS) – riporta EveryDNS.net. – E questi attacchi hanno minacciato (e quelli futuri potrebbero minacciare) la stabilità dell’infrastruttura  che premette l’accesso a quasi 500.000 altri siti web”. Insomma la causa sarebbe riconducibile a motivi prettamente tecnici a tutela della sicurezza del server, tuttavia è indubbio che gli americani possano aver fatto pressione per non dare ospitalità al sito dell’uomo ricervcato in 188 paesi nel mondo.
Intanto Wikileaks ha già aperto un altro canale e ora si può accedere direttamente a questo indirizzo http://213.251.145.96/ .

Adesso, secondo indiscrezioni,  l’organizzazione fondata da Julian Assange avrebbe trovato una dimora sicura, all’interno di un bunker  scavato dentro una montagna in Svezia appositamente  
per la guerra nucleare. Secondo la rivista tecnologica dell’università di Boston, la MIT, i tentativi di bloccare Wikileaks “hanno obbligato i fedeli di Assange a spostare il sito in un centro dati fortificato da guerra fredda, un bunker anti nucleare chiuso nella roccia. Il centro dati ospiterà il materiale di WikiLeaks a 30 metri sotto terra, nel centro di Stoccolma. Il server ha un’unica entrata e porte di acciaio spesse mezzo metro, oltre a generatori di backup presi da sottomarini tedeschi” scrive la rivista.

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