Saviano: il prossimo libro lo farà con Feltrinelli. Probabile rottura con la Mondadori

ROMA – I monologhi recitati da Roberto Saviano nella trasmissione ‘Vieni via con me’ usciranno in libreria per i tipi di Feltrinelli il 2 marzo.

È la stessa Feltrinelli ad annunciarlo ai giornalisti.  Anche il libro avrà per titolo ‘Vieni via con me’, come l’omonima trasmissione fatta in collaborazione con Fabio Fazio che ha conquisto milioni di spettatori. Il volume sarà una versione rivista ed arricchita di tutti i monologhi televisivi di Saviano ed avrà una introduzione dell’autore. In questa introduzione Saviano racconterà tutti i retroscena della sua partecipazione al programma e parlerà dell’impatto eccezionale che ha avuto nel pubblico televisivo. ”Sono molto contento – ha dichiarato Saviano – che le storie di ‘Vieni via con me’ stiano diventando libro, perché non è stato facile farle arrivare al grande pubblico. Hanno cercato prima di zittirle, minacciando di non mandarle in onda, poi di contrastarle e, infine, di farle dimenticare il più in fretta possibile. La volontà della Feltrinelli di raccoglierle in un libro, significa volerle difendere e allo stesso tempo renderle accessibili a chiunque vorrà. Significa farle diventare, di nuovo, storie di tutti.”

Anche la casa editrice Feltrinelli, nel suo comunicato, si dichiara soddisfatta della collaborazione con l’autore di Gomorra: “Siamo felici e orgogliosi di pubblicare Roberto Saviano, la sua voce parla a milioni di persone. Faremo di tutto per aiutarlo a svolgere al meglio il suo fondamentale lavoro di racconto della realtà italiana. Mi dà speranza proprio la lettura di questo libro, perché accanto alla denuncia delle ferite vecchie e nuove del nostro Paese, c’è il racconto di storie coraggiose e di reazioni positive”.

È chiaro che l’uscita di questo libro, con una nuova casa editrice, potrebbe essere il primo passo di un divorzio con la Mondadori, dopo le polemiche con Marina Berlusconi, la quale aveva chiamato un ‘orrore’ la dedica di Saviano ai giudici di Milano, che si stanno occupando del suo papino. Anche se questo progetto, con la Feltrinelli, di portare in libreria i monologhi nati per il programma di Raitre non è certo iniziato l’altro giorno, è da tempo che c’erano frizioni con la casa editrice berlusconiana, ed anche domande etiche che esigevano delle risposte chiare, sia da parte di Saviano, sia da parte di centinaia di autori che continuano come se niente fosse a pubblicare con la Mondadori. Uno per tutti Eugenio Scalfari, quello che fa la parte del nemico di Berlusconi.

Già lo scorso  agosto Vito Mancuso sulle pagine di La Repubblica aveva coraggiosamente scritto: “Eccomi quindi qui con la coscienza in tempesta: da un lato il poter far parte di un programma editoriale di prima qualità venendo anche ben retribuito, dall’altro il non voler avere nulla a che fare con chi speculerebbe sugli appoggi politici di cui gode. Da un lato un debito di riconoscenza per l’editrice che ha avuto fiducia in me quando ero sconosciuto, dall’altro il dovere civico di contrastare un’inedita legge ad aziendam, che si sommerebbe alle 36 leggi ad personam già confezionate per l’attuale primo ministro.”

La crisi di Mancuso, che non fu vissuta da molti scrittori, i quali continuarono a pubblicare per la Mondadori come se niente fosse, era per il decreto numero 40, approvato dal governo il 25 marzo e convertito in legge il 22 maggio con il quale, questo governo, permetteva ad una contribuente, tale Marina Berlusconi, presidente della Mondatori SPA, di saldare con soli 8,6 milioni di euro un contenzioso fiscale di circa 350.
Mancuso con coraggio e intelligenza critica, scriveva che sentiva che non era abbastanza criticare questa ennesima ingiustizia sociale che fa in modo che, se, un comune cittadino non paga la tassa sulla spazzatura, appare alla sua porta il Commissario Giudiziario con ingiunzione di sequestro, mentre per le aziende debitrici allo stato di milioni di euro, legate ad un potente politico, tutto si risolve quasi con una risata.
Saviano che, allora, non aveva risposto alle sollecitazioni di giornalisti onesti come Mancuso e Massimo Giannini, che aveva denunciato lo scandalo, ora pubblica per Feltrinelli e questo non può che farci piacere e vedere, in questa sua presa di posizione, un richiamo all’eticità e alla giustizia civile. Se Saviano manda a quel paese la Mondadori dimostra che le cose che scrive hanno potenti contenuti etici che non possono avere la forma esterna di un marchio che macchia la sua onorabilità.

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