Calcio scommesse. Operazione last bet

ROMA – L’affare scommesse appare agli sguardi attoniti di tifosi e addetti ai lavori una voragine senza fine; intercettazioni che aprono nuovi scenari, telefoni che raccontano e ci raccontano come i loschi affari venissero organizzati, nomi illustri di calciatori che cancellano in un attimo le memorie di prodezze sportive che hanno entusiasmato fan e cultori dello sport; un campionato, quello di seie B, a rischio verdetti, Atalanta e Siena pare possano rischiare la promozione in serie A, ancora da definire le posizioni dei vari indagati.

E quanto dalle carte emerge nulla di buono si prospetta per il mondo calcio, l’estate che si avvicina dirà quanto ancora credibile sarà questo sport e quanto credibili potranno essere i campionati che si andranno a disputare.
Non bastava l’epopea di calciopoli in un paese assetato di calcio e che nel calcio troppo spesso si è vista l’ancora di libertà dalle difficoltà del quotidiano, la memoria corre al mondiale 2006 vinto dalla nazionale.
Quanti guai permise di mettere in secondo piano, la domanda è se anche stavolta sarà così.

L’inchiesta vede oltre 600 pagine di intercettazioni, dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Cremona Guido Salvini emerge un panorama sconcertante, ed è difficile credere che nessuno si sia mai accorto di nulla.
Il pm Di Martino porta alla luce «un sodalizio che opera da anni», dice Salvini, e che ogni settimana prova a truccare le partite, a volte riuscendoci, a volte no, con «un meccanismo oliato che ruota intorno a Erodiani e Pirani» e una «frequenza di manipolazioni impressionante» in grado di gestire anche 5 partire contemporaneamente».
Incontri prevalentemente Lega pro, «dove per stipendi più bassi e blasone meno alto» è più facile convincere calciatori disonesti, ma la «manipolazione riguarda anche partite di B e A».
Erodiani, Pirani e Buffone contano su «propri» calciatori corrotti che sono lo «strumento stabile di possibili ulteriori rapporti con altri calciatori della stessa squadra o di altre», che «scommettono nelle stesse partite che truccano» e che a volte sono costretti a firmare assegni in pegno a garanzia che si comportino «bene» con un rigore causato al momento giusto o un’apparente distrazione che in difesa consenta all’avversario di fare gol.
Non sempre, però, ci riescono perché «se non vi è un accordo direttamente tra le società, o comunque a conoscenza di tutti i giocatori, non esiste certezza». E quando i risultati negativi si ripetono, il gruppo entra in crisi e tenta di recuperare i soldi con nuove partite truccate o direttamente da calciatori.
All’organizzazione fanno capo diversi gruppi di scommettitori che pagano la corruzione dei calciatori. Ci sono i «Milanesi», gli «Zingari», nomadi ormai stanziali che investono centinaia di migliaia di euro, una cellula che scommette in Albania e i «Bolognesi» il cui «leader indiscusso» è Beppe Signori.
Ma di lui non bisogna parlare «neanche per scherzo al telefono», dice Pirani ad Erodiani il 19 marzo. Indagato per associazione a delinquere e illecito sportivo, Signori viene pedinato dalla Polizia che lo fotografa il 15 marzo con altri personaggi coinvolti nell’inchiesta.
Avrebbe investito «60 mila euro sulla partita Atalanta-Piacenza» del 19 marzo 2011 per la quale sono indagati anche il capitano e bandiera dell’Atalanta Cristiano Doni e il calciatore del Piacenza Carlo Gervasoni, che «avevano realizzato la combine».
L’organizzazione aveva previsto tutto nei dettagli con almeno tre reti segnate addirittura in specifici momenti.
Per Padova-Atalanta del 26 marzo l’obiettivo dell’organizzazione è il pareggio e, infatti, finisce 1-1. A corroborare il sospetto di trucchi sono i 23 milioni di euro giocati su siti asiatici di scommesse e le parole di un indagato che al telefono dice di aver saputo da Cristiano Doni che l’incontro era truccato.
Ci provano anche con la serie A, ma non riescono a condizionare Inter-Lecce del 20 marzo che si chiude sull’1-0, invece che con almeno 3 gol, come avevano scommesso.
Paoloni aveva fatto credere di poter combinare la gara con la complicità di giocatori del Lecce. Forse millantava, contando su un Inter che, in lotta per lo scudetto, avrebbe comunque strapazzato un Lecce che giocava per la salvezza.

Un episodio che coinvolge anche l’ex calciatore Stefano Bettarini, al quale Bellavista rivela la combine invitandolo a scommettere. Per questa ragione l’ex calciatore è indagato di illecito sportivo, ed avrebbe scommesso anche su Padova-Atalanta.
Nel complesso l’operazione sarebbe costata, secondo Erodiani 300 mila euro, 150 mila li perdono i «Bolognesi», 60 ce li rimette il solo Signori. Un fallimento che, unito a quello di Benevento-Pisa (1-0 invece di 4 gol garantiti da Paoloni), scatena «una sorta di caccia all’uomo», con minacce pesanti e un tentativo di estorcere al portiere corrotto 13.000 euro di risarcimento.
Dalle carte: “Qua veramente la gente ti viene a sparare…ti faccio vedere io che fine fai…vengo io a casa tua…i soldi a me…velocemente, i 13.000 euro!! Veloce!…Se no stasera sono a casa tua…vai dove cazzo devi andare,…dagli usurai, vatti ad ammazzare, ma tu mi devi portare 13.000 euro! Se no io stasera sono da te…io stasera vengo a casa tua”.
Intervistato sulla vicenda, il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ammesso lo sconcerto per quanto l’inchiesta mette in luce, non si scompone e afferma che: “ le gare del play off e play out di Serie BWin e Lega Pro non verranno rinviate. Inevitabile chiedersi se questa sia una decisione giusta ma, al momento attuale, è difficile accertare con precisione le diverse responsabilità, ed è perfino difficile tracciare una linea netta tra vittime e carnefici. Una situazione di incertezza assoluta che arriva a ventiquattro ore dalle prime gare di play off di B”.
Lo spettacolo deve andare avanti, ma non sarebbe il caso di fermarsi e riflettere un momento? Nell’attesa di sviluppi ulteriori chi andrà allo stadio cosa penserà? Partita truccata? Vittoria già decisa? E chi rimborserà loro i soldi dei biglietti? Nessuno, tanto meno la credibilità che si va richiedendo a questo sport, sempre più corrotto,bugiardo e volgare.
Non ci resta che piangere!

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