Una manovra da 47 miliardi di euro.Opposizione insoddisfatta

ROMA – Terminato il vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli. Sul tavolo ella discussione le questioni chiave che negli ultimi giorni hanno provocato tensioni e allarmi all’interno della maggioranza. Si è parlato dei rifiuti, di riforma fiscale e della manovra economica di 47 miliardi di eruro per il pareggio di bilancio nel 2014, nel quale aleggia il tentativo di mediazione del premier dopo il pressing su Tremonti, accusato di scarsa apertura al confronto, senza contare le critiche alle scelte del ministro giunte dal PdL ma anche dalla Lega. Nel pomeriggio, alle 18,45, in vista del CdM di giovedì prossimo, è previsto un pre-consiglio con tutti i ministri nel corso del quale Tremonti illustrerà i contenuti della manovra.

La bozza parla del blocco del turn over e, fino al 2014, congelamento degli aumenti per il personale delle pubbliche amministrazioni, è uno dei provvedimenti della manovra che sarà di 1,8 miliardi per il 2011 e 5,5 per l’anno prossimo. Il grosso sarà focalizzato sul biennio 2013-2014. Stop alla rivalutazione automatica delle pensioni superiori 5 volte alla minima Inps. Previsti 700 milioni per finanziare fino al 31/12 le missioni all’estero. Taglio delle cause pendenti Inps fino a 500 euro. E ancora: niente tagli lineari ma spending review. Poi l’incremento, dall’1/2012, di 1 anno dell’età pensionabile delle donne per arrivare gradualmente fino a 65 anni.
E non finisce qui. Stop al pagamento del ticket sanitario fino alla fine dell’anno. Dal 2012, invece, se non interverranno altre proroghe, si tornerà a pagare il balzello da 10 euro sulle visite specialistiche e il pronto soccorso. Lo prevede la bozza della manovra economica del governo. A partire dall’anno scolastico 2012/13 gli organici del personale docente, educativo e amministrativo non dovranno superare la consistenza degli organici dello stesso personale del 2011/2012. “All’alunno disabile  può essere assegnato in ogni caso non più di un docente e nei limiti dell’orario di servizio previsto per ciascun grado di istruzione”.

Aggiustamenti rilevanti sui quali si è subito espressa la Corte dei Conti: “La tempestività con la quale viene proposta una nuova manovra dimostra che il governo è ben consapevole di quanto l’aggiustamento strutturale dei conti si presenti gravoso e di grande complessità”. Così il presidente di sezione della Corte dei Conti, Mazzillo, nella relazione sul rendiconto dello Stato. “L’Italia -dice Mazzillo- presenta un disavanzo in quota Pil ben inferiore alla media Ue ed è l’unico,tra i grandi Paesi a registrare “un saldo primario vicino al pareggio”. L’evasione è “imponente” (secondo l’Istat nel 2008 il 17,5% del Pil) ma ci sono margini di recupero. Da evitare però accertamenti “vessatori”. Insomma non sono certe idilliache le reazioni.

Sulla manovra in discussione giunge l’avvertimento perentorio di Umberto Bossi: “Il governo – dice il leader del Carroccio – rischia fin quando non è passata la manovra.  Manovra sulla quale  bisogna ancora lavorare. Siamo riusciti ad ottenere la modifica del patto di stabilità per i comuni virtuosi”. E su come è andato il vertice risponde con un gesto della mano: “Così così”.

Tuttavia se in linea di massima la maggioranza sembra ottimista, l’opposizione non è affatto soddisfatta dalla manovra. “Siamo alla farsa drammatica” ha detto Bersani.”Se la scaglionatura della manovra in vista del pareggio di bilancio, come sembra emergere dal vertice di Palazzo Grazioli, concentrerà il grosso sul biennio 2013-2014,  è una presa in giro colossale per l’Italia”.

E poi riferendosi alle voci sulla ripartizione dei tagli che rimandano al 2013-14 il grosso degli interventi: “Significa un dare un messaggio privo di ogni credibilità. Ricordiamoci che quell’impegno con l’Unione Europea per il pareggio di bilancio l’hanno preso loro, in assenza di qualunque stimolo alla crescita. E ora si spaventano di quello che loro stessi hanno creato e buttano l’amaro calice su un miracoloso 2013-2014, un anno magico per risolvere problemi ventennali… . Forse aspettano un buono per risolvere i problemi…”.

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