L’Emilia trema. 17 morti accertati. La Procura apre inchiesta sui crolli

ULTIMORA –  Il procuratore capo di Modena Vito Zincani ha annunciato l’apertura di una inchiesta relativa alle vittime dei crolli avvenuti in provincia di Modena a causa del forte sisma di ieri. Il procuratore sui crolli dei capannoni ha detto che la “politica industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati è una politica suicida”.L’inchiesta si accentrerà sul crollo delle strutture industriali di costruzione recente per verificare se si è tenuto conto delle norme antisismiche previste dalla direttiva regionale.



ORE 18,32 – Sono 17 le vittime del terremoto di ieri in Emilia. In mattinata è stato recuperato ed identificato l’ultimo disperso. Si tratta dell’operaio Biagio Santucci, morto – insieme ad altri tre compagni – nel crollo dell’azienda Haemotronic a Medolla (Modena). La procura di Modena ha aperto un’inchiesta.  Il presidente della Repubblica ha sottolineato l’inadeguatezza delle politiche di prevenzione ed ha invitato a lavorare senza attardarsi in polemiche «strumentali» sulla parata militare di sabato. Cgil, Cisl e Uil hanno rinviato la manifestazione nazionale programmata per il 2 giugno. Intanto, il Consiglio dei ministri ha varato le misure d’emergenza: rinvio a settembre dei versamenti fiscali, aumento di 2 cent dell’accisa sulla benzina, deroga al patto di stabilità per i Comuni. Nelle aree colpite ferve l’attività dei soccorritori.

«Adesso – ha spiegato il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli – stiamo mettendo a punto i campi di accoglienza che si stanno realizzando, potenziando anche l’accoglienza alberghiera, confidando che possano aumentare le persone che decidano di trovare alloggio in alberghi anche per alleggerire i campi». Sono in corso di realizzazione cinque nuovi campi, mentre altri sette sono stati potenziati aumentando i posti disponibili. Al lavoro anche la magistratura. Il procuratore capo di Modena, Vito Zincani, ha aperto un’inchiesta sui capannoni caduti per il sisma, definendo «suicida la politica industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati».

 

L’indagine punta a verificare se sono state rispettate le norme antisismiche previste dalla direttiva regionale del 2003, ma anche se ci siano state negligenze o mancanze nella costruzione e nella progettazione e nel collaudo degli edifici stessi. Il Consiglio dei ministri ha nominato il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, commissario per la ricostruzione. A copertura degli interventi previsti, oltre all’aumento di due centesimi sull’accisa della benzina, saranno utilizzati i fondi resi disponibile dalla spending review. Ci sarà poi la concessione di contributi a fondo perduto per la ricostruzione e riparazione delle abitazioni danneggiate dal sisma, individuazione di misure per la ripresa dell’attivit… economica, delocalizzazione facilitata delle imprese produttive.

 

Oltre 50 scosse durante la notte

ROMA – L’Emilia continua a tremare. Una scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione nelle province di Modena e Mantova proprio questa mattina alle ore 8.  I comuni prossimi all’epicentro sono Novi di Modena e Concordia, in provincia di Modena, e Moglia, in provincia di Mantova.

Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico  è di magnitudo 3.8. Sono in corso le verifiche da parte della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile.

E durante la notte la situazione non è migliorata. Anzi. Sono, infatti, 50 le scosse di terremoto registrate. La più forte è stata di magnitudo 3,4. Dopo la violenta scossa di ieri che ha toccato il picco di 5,8 la terra ha continuato a replicare i suoi movimenti tellurici senza sosta. Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia, Ingv, l’epicentro sarebbe sempre in prossimità dei comuni modenesi di Camposanto, Cavezzo, Medolla, Mirandola e San Felice sul Panaro e di quello mantovano di San Giovanni del Dosso. E oggi si riparte con i sopralluoghi per le verifiche di staticità. Molte scuole oggi resteranno chiuse per precauzione.

Intanto il bilancio si fa sempre più drammatico. Il numero delle vittime è cresciuto. In totale sono 17 le persone rimaste uccise dal sisma, 11 delle quali stavano svolgendo il proprio lavoro, mentre il numero dei feriti è di 350 e gli sfollati complessivamente hanno toccato quota 14 mila.

Nel frattempo non si placa la polemica  dopo la richiesta formulata da esponenti politici e cittadini di cancellare per quest’anno la parata del 2 giugno. Una scelta dettata dal buon senso per non sperperare soldi pubblici in un momento in cui il paese ha altri problemi, terremoto in primis.

Il Presidente della Repubblica nella serata di ieri ha di fatto rigettato l’appello comunicando che la parata si farà, anche se in versione sobria. Un evento – a detta di Giorgio Napolitano –  e che sarà totalmente dedicata alle vittime del sisma. Cosa intenda il capo dello Stato con queste parole non è dato a sapere visto che i terremotati non hanno certo bisogno di manifestazioni di solidarietà – che già ci sono in abbondanza –  ma di concretezza per far fronte a questa situazione drammatica.
Eppure ieri da Gemona Napolitano aveva detto:  “Lo Stato non farà mancare il suo appoggio, la sua solidarietà e il suo contributo”.

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