Cresce l’inflazione, diminuiscono i consumi. Famiglie tartassate

ROMA – Si conferma sempre grave la crescita del tasso di inflazione a maggio, che si attesta al 3,2%. Altrettanto allarmante la crescita del tasso relativo al carrello della spesa al 4,3%. Si tratta a nostro parere di aumenti ancora sottostimati e, comunque, in contrasto evidente con l’andamento dei consumi.

Questi ultimi, infatti, sono in contrazione persino nel settore alimentare, dove, come confermano i dati Coldiretti, nel primo trimestre 2012 si è registrato un calo degli acquisti del 2%.Questi elementi forniscono la prova certa delle pesanti ed intollerabili speculazioni in atto sui prezzi. Non è possibile andare avanti così. La situazione è divenuta insostenibile per le famiglie, tartassate  che, da oggi, dovranno fare i conti non solo con l’aumento dei prezzi e delle tariffe, nonché con l’incremento della tassazione e le ricadute delle manovre varate quest’anno (che peseranno sulle loro tasche per oltre + 2201 Euro a famiglia).

La nuova accisa sui carburanti , + 41 euro annui

 Ora si aggiunge anche  il nuovo rialzo dell’accisa sui carburanti, che comporterà aggravi sui pieni di benzina e su tutti i prezzi di beni e servizi, con ricadute di ulteriori +41 Euro annui. Le ripercussioni negative sull’andamento dei consumi e, quindi, sull’intera economia non potranno che peggiorare, aggravando ulteriormente le già pessime previsioni sul PIL che, in assenza di interventi determinati in direzione di una ripresa, rischia di avvicinarsi quest’anno al -2%.Per questo è indispensabile intervenire al più presto per rilanciare il potere di acquisto delle famiglie e per avviare la necessaria ripresa economica del Paese.   Occorre   annullare categoricamente qualsiasi ipotesi di aumento ulteriore della tassazione, a partire dal nuovo aumento dell’IVA al 23%, che avrebbe effetti catastrofici sull’intera economia,    avviando maggiori controlli sulle filiere, in particolare quella dei carburanti e quella alimentare, per contrastare speculazioni sui prezzi. Occorre     calmierare la tassazione sui carburanti anche attraverso il meccanismo dell’accisa mobile ed eliminando immediatamente l’attuale sovrapprezzo di 4,5 centesimi al litro. Non sono più rinviabili e devono essere portate    avanti con determinazione misure di rilancio dell’economia, attraverso investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca.

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