Moody’s declasserà l’Italia?

ROMA – Nessuna conferma alle voci di un possibile taglio del rating dell’Italia, ma un forte richiamo a quanto già affermato in precedenza, e cioè che il giudizio sul nostro paese resta «sotto osservazione».

È quanto ribadiscono da Londra fonti dell’agenzia Moody’s, ricordando di aver collocato lo scorso 17 giugno «il rating dell’Italia, attualmente A2a, sotto revisione in vista di un possibile downgrade». È un processo, si sottolinea a Londra, che in media dura tre mesi. Si tratta di un termine non vincolante, ma che fa prevedere comunque in tempi non lunghi la conclusione dell’analisi sul nostro paese. «Moody’s non ha alcuna licenza, essendo stata bocciata dall’Esma (l’autorità europea dei mercati), di emettere alcun rating sull’Italia, perchè priva dei requisiti richiesti ad operare». Lo sottolineano Adusbef e Federconsumatori commentando la decisione dell’agenzia di rating di mantenere il giudizio sull’Italia sotto osservazione per un declassamento. «Moody’ s e Standard & Poor’s infatti – evidenziano i presidenti di Adusbef e Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti -, sotto inchiesta penale da parte della Procura della Repubblica di Trani per i report fasulli emessi nei mesi scorsi, nonostante abbiano presentato da oltre un anno la domanda all’Esma non sono riuscite ad ottenere la licenza ad operare in sede italiana ed europea essendo state sonoramente bocciate». Qualora Moody’s e S&P «dovessero continuare ad operare – concludono – lo faranno a loro rischio e pericolo, essendo più facile per Adusbef e Federconsumatori citarle in giudizio in sede civile e penale per i congrui risarcimenti dei danni che saranno provocati ai risparmiatori».

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