Siria. Osservatori Onu sul luogo del massacro. I VIDEO CHOC

Bambini bruciati vivi. Il regime nega

DAMASCO – Gli osservatori Onu che ieri erano stati respinti  a colpi d’arma da fuoco mentre tentavano di raggiungere il villaggio di Mazraat al-Qubeir dove sono state massacrate decine di persone, sono arrivate oggi sul luogo dell’ultimo massacro, quello di Al Kubeir, in cui hanno perso la vita nelle ultime 48 ore almeno 95 persone, tra cui donne e bambini. Gli attivisti della rete d’informazione Shaam (shaam.org) e l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), che forniscono un bilancio per ciascuna regione colpita dalle violenze riferiscono di almeno 31 persone uccise soltanto nella giornata di oggi.

Assieme agli osservatori dell’Onu anche un inviato della Bbc, Paul Danahar, che ha descritto l’orrore del massacro sul suo account Twitter. Danahar ha detto di essere entrato in due case incendiate sulla collina in cima al villaggio. In una di queste «l’odore di carne bruciata è ancora forte», mentre nell’altra ha detto di aver visto «chiazze di sangue e resti umani tra oggetti sparsi appartenenti alla famiglia». Il giornalista ha aggiunto che gli autori del massacro hanno ucciso anche diversi animali, le cui carcasse sono state lasciate sotto il sole a decomporsi. «Il sole sta tramontando – ha scritto Danahar – ma ancora non ho visto un corpo umano».

 

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