ROMA – Oggi il via libera definitivo alla Camera sul Ddl lavoro. Intanto l’affermazione del ministro Elsa Fornero al Wall Street Journal ha scatenato una pioggia di critiche: “Il lavoro è un diritto che bisogna sapersi guadagnare” ha detto Fornero.
Dopo le reazioni è stata costretta a rettificare. Durissimo il commento di Paolo Ferrero. «Le parole del ministro Fornero, nell’intervista del Wsj, sono aberranti: il lavoro in Italia è un diritto costituzionale. Si rilegga gli articoli 1 e 4, tra i Principi fondamentali della nostra Carta costituzionale! La riforma che il governo sta blindando in queste ore con la fiducia alla Camera è un provvedimento pessimo, altro che buono: via libera ai licenziamenti con la demolizione dell’articolo 18 e precarietà per tutti». E poi aggiunge l’ex ministro: «Per questo noi del Prc anche oggi saremo in piazza, coi sindacati, per dire no a questa riforma e a questo governo nemico dei lavoratori. E per questo presenteremo un referendum per ripristinare l’articolo 18», conclude.
Critiche anche dalle file dei Verdi: “Il ministro del Lavoro Fornero dovrebbe contare fino a dieci prima di parlare o inciampare in stupidaggini come quella sul diritto al lavoro”, ha detto il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: “Ormai nel governo è una gara a chi la spara più grossa: e tra la Fornero e Polillo è davvero una bella lotta”. “Al ministro Fornero che definisce il lavoro ‘un diritto da guadagnare’ ricordiamo che il nostro Paese, dove un giovane su tre è senza lavoro, è pieno di ragazzi precari, spesso laureati che lavorano per 4-500 euro al mese nei call-center – continua il leader ecologista -. Ormai in Italia la precarizzazione del lavoro è diventata precarizzazione dell’esistenza, degli affetti e persino degli amori. Intere generazioni non possono programmare la propria vita, non possono decide se creare una famiglia, o dare alla luce dei figli. Intere generazioni vivono nell’angoscia del futuro e dell’esistenza”. “La Fornero – conclude Bonelli – continua a trattare le persone come se fossero numeri e con le sue esternazioni dimostra di non conoscere l’Italia e gli italiani: come può fare il ministro chi non conosce l’Italia e gli italiani?”.
LA DIRETTA DA MONTECITORIO