La manovra Monti in arrivo. Lunedì in Cdm

ROMA – Lunedì prossimo arriverà la manovra in Consiglio dei ministri e sarà una manovra orientata su  “rigore, crescita, equità”. Almeno questo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti.

“L’Europa – aggiunge Monti –  può fare errori e se lo farà lo faremo presente. Agiremo per vedere l’Italia in modo più possibile incisivo nel dibattito in sede Ue accanto a Germania e Francia”. Quanto al vertice del 9/12 sarà “fondamentale” per dare più credibilità alle regole per la stabilità”. L’Europa ha mostrato apprezzamento per la “rinnovata forte credibilità dell’ Italia”, dice Monti. E non deve essere “imbrattata sul piano della comunicazione da politici nazionali”. L’ipotesi di un aiuto dall’Fmi: “Mai preso in considerazione”. E sulle misure italiane sono stati all’Ue “meno dettagli che al Parlamento”.

Insomma si intravedono all’orizzonte “riforme strutturali”, ha detto il professore, che come primo principale obiettivo si è posto la riduzione del disavanzo pubblico, tant’è che tutte le manovre – fa notare Monti – sono indirizzate a determinare questo effetto già nel breve termine. Monti aggiunge un altro particolare, ovvero che “le misure decise dal precedente governo saranno  pienamente implementate”. E ancora: “Se l’Italia manca questo passaggio le conseguenze sarebbero molto gravi. Agiremo con rapidità”.
C’era da aspettarselo, tant’è che il segretario del Pd Bersani sente puzza di bruciato, specie sull’argomento patrimoniale, sul quale Berlusconi ha già espresso un parere negativo.

“Sento affermazioni da parte del centrodestra che vogliono condizionare il governo”, ha detto l’esponente del Pd. “Non si può condizionare il governo su posizioni di tutela degli interessi forti, perché andremmo nei guai”,dice il segretario. E poi lancia un avvertimento: “Si scherza col fuoco”. “E’ evidente che se sono misure che chiamano a uno sforzo collettivo, i patrimoni rilevanti, a cominciare da quelli immobiliari, non possono essere esentati”. Quanto alle pensioni, “su alcuni punti potremmo essere d’accordo, su altri no. Ma non voglio commentare indiscrezioni. Il nostro giudizio sarà sul tasso di equità. Chi ha di più, deve dare di più”.

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