Le misure salva Italia ci tolgono la privacy

ROMA – E’ di ieri la notizia data solo da alcuni che l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza stanno per dotare i loro incaricati di tecnologie degne dell’agente segreto più famoso al mondo, James Bond.

I dati sensibili di 40 milioni di italiani stanno per finire nei cavi di un sistema super tecnologico gestito dalla SOGEI (Società di Information and Communication Technology del ministero dell’Economia e delle Finanze) che attraverso il codice fiscale o la partita Iva  scannerizzerà tutte le attività economico-finanziarie della vita quotidiana, dal pagamento di una bolletta all’acquisto di una macchina, dal conto in banca ai beni mobili e immobili.

SERPICO (come il noto poliziotto interpretato da Al Pacino) è il simpatico nome del sistema – acronimo di Servizio per i contribuenti – duemila server che ad una velocità di 22mila informazioni processate al secondo elaborano i dati ricevuti da Entrate, Demanio, Territorio, Dogane, Inps, Inpdap e Inail, ministeri, comuni, province e regioni. Con un click lo 007 del fisco avrà davanti a se una schermata riepilogativa con dati, che comparati tra loro lo aiuteranno ad incastrare gli evasori. Lo spietato fisco telematico che spierà ogni nostro movimento sarà attivo dal 1 gennaio 2012, la sua missione è aiutare il nuovo Governo a cercare di recuperare i 120 miliardi di euro che si stimi sia la cifra evasa ogni anno in Italia.

Fino a qui niente di male, ben venga l’utilizzo delle nuove tecnologie per snellire la burocrazia e aiutare e sostenere le pubbliche amministrazioni e le autorità nello svolgimento del loro lavoro. Il problema è che per fare click il computer ha bisogno di un input umano. Chi potrà tutelarci dall’abuso del trattamento dei nostri dati personali? In che modo lo Stato ci garantirà la serietà e la discrezione degli addetti alla rilevazione di questi dati? Quali sono i limiti che non andrebbero mai valicati per non ledere la libertà altrui?

Grande Occhio, Grande Fratello o ancora meglio ECHELON.
ECHELON (o SIGINT- Signal Intelligence – 1948), si dice sia il sistema mondiale d’intercettazione delle comunicazioni private e pubbliche, elaborato dalle agenzie di analisi degli STATI UNITI assieme a Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda.

“ECHELON è in grado di intercettare diversi tipi di comunicazioni, a seconda del mezzo utilizzato (ad esempio via radio, via satellite, via microonde, via onde radio o fibra ottica)  utilizza le intercettazioni per controllare tramite i suoi più importanti centri d’invio le trasmissioni di internet, telefono, messaggi ed e-mail. Per intercettare i messaggi sospetti, viene utilizzato un sistema basato sull’identificazione di una combinazione di parole chiave e loro varianti, in grado anche di rintracciare l’impronta vocale di un individuo”.

L’esistenza di questa super mega arma spionistica, di cui molti negano l’esistenza, ci è nota per la defezione di alcuni personaggi coinvolti nel progetto. Si sa che sia stata utilizzata inizialmente durante la Guerra Fredda, sviluppata in seguito per dare la caccia ai “cattivi”, in realtà sembra sia stato uno strumento di spionaggio industriale ai danni delle imprese commerciali europee. Si dice che nel 1997 due ragazze inglesi, attiviste pacifiste furono arrestate, pur non avendo mai commesso nessun reato, per aver pronunciato al telefono la combinazione giusta delle parole chiave, controllate dal segnale spia.
A questo punto per citare un altro movie cult “ quale pillola preferite? La pillola blu o la pillola rossa? Sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente…..Pillola blu: fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resterai nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del bianconiglio. E voi quale pillola scegliereste?

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