Crisi eurozona. Per Schultz dopo la Spagna si rischia l’effetto domino

ROMA – Mentre il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi,  cerca di tranquillizzare i cittadini dichiarando che l’Eurozona non rischia la recessione, anzi “la crescita migliorerà verso la fine dell’anno”, arriva la pessima notizia del presidente del Parlamento europeo Martin Schultz, il quale commentando le ultime proteste in Spagna avverte: ” la crisi economica potrebbe innescare una vera e propria  esplosione sociale in tutto il continente”.

Una visione alquanto realistica – quella del presidente europeo –  di quanto sta avvenendo nei Paesei dell’Eurozona travolti da questa crisi economica epocale. “Le manifestazioni in Spagna – afferma sempre Schultz –  mostrano che si sta profilando proprio questo fenomeno, a causa dell’alto tasso di disoccupazione tra i giovani in Europa”.
Draghi dal canto suo insiste nel dire, invece,  che l’euro è irreversibile: “Vediamo analisti immaginare scenari di esplosione della zona euro – ha aggiunto Draghi – ciò vuol dire non riconoscere il capitale politico che i nostri leader hanno investito in questa unione e il sostegno degli europei”.

Simile l’idea dell’ex ministro socialdemocratico delle Finanze, Peer Steinbrueck, il quale teme che “l’euro continuerà a rimanere in vita, anche se non tutti i Paesi che adesso ne fanno parte continueranno a starci. In paratica il probabile sfidante di Angela Merkel alle elezioni per la Cancelleria del prossimo anno, spiega che  in alcuni casi aumentano i  dubbi che nell’Eurozona possano rimanere tutti i Paesi che adesso ne fanno parte. “Non riesco a vedere come alcuni Paesi riescano a colmare la lacuna della loro competitività”, conclude.

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