Scontro totale Flores D’Arcais-Di Pietro sulla “questione morale”

La questione morale nell’Italia dei Valori, lanciata nei giorni scorsi da Luigi De Magistris ed altri esponenti movimentisti contro la gestione del partito di Antonio Di Pietro, trova oggi una nuova sponda in Paolo Flores D’Arcais, direttore di “Micromega”. Flores interviene, con una lettera aperta a Di Pietro, in merito ai risultati del sondaggio avviato nei giorni scorsi dal sito web della rivista. Risultati che davano conforto, fino a ieri sera, a chi a chi considerava “più che ragionevole” l’allarme sulla questione morale, con quasi l’80% dei voti.

Numeri stravolti in meno di 24 ore, secondo Micromega, da una campagna via sms o e-mail, orchestrata dal leader dell’Idv e dal suo entourage che “hanno taroccato” il test della rivista. Duro il j’accuse a Di Pietro, dura la risposta dell’ex pm di Mani pulite. Nel corsivo intitolato “Caro Antonio, che ci guadagni a manipolare?”, Flores accusa: “con un sms l’Idv chiede a iscritti e simpatizzanti di votare in massa il sondaggio di MicroMega sulla questione morale nel partito”. Di più, il direttore rende noto anche il testo degli sms: “Ciao, vai su Micromega e vota (e fai votare) per il presidente. Grazie, e gira questo sms a tutti i tuoi contatti”. “D’Arcais pecca di accidia, superbia e invidia”, replica Di Pietro, sostenendo che il direttore di Micromega sarebbe caduto in ben tre dei sette peccati capitali facendo “uso strumentale di una accorata lettera indirizzatami dagli europarlamentari Sonia Alfano e Luigi De Magistris e dal consigliere regionale Giulio Cavalli”. Il leader Idv dice la sua sul ribaltamento dei sondaggi nella giornata di oggi: “è comprensibile che all’ inizio il sondaggio fosse decisamente più favorevole all’ opzione caldeggiata dal direttore della rivista”. Ed è “altrettanto ovvio” che, finite le feste, “la società in rete si è mossa”, che si siano “creati spontaneamente sul web dei passaparola fra gli internauti, sia da una parte che dall’altra” e che siano intervenuti coloro che nella questione morale “non ci credono affatto e, anzi, reputano ingiusta ed offensiva un’affermazione del genere”. Fanno quadrato attorno al leader i vertici del partito: “D’Arcais farnetica – dice Stefano Pedica – perché Di Pietro il consenso lo ottiene dalla piazza e dagli iscritti, non dagli sms”.”Chi attacca Di Pietro evidentemente non ha a cuore quello che il partito sta facendo da dieci anni”, gli fa eco Antonio Borghesi. Infine Flores blocca il sondaggio e fa insospettire Silvana Mura: Fermare tutto “quando nel primo giorno non festivo le percentuali cambiano fa pensare che il sondaggio servisse soltanto a prolungare di un giorno le polemiche”.

Nessuno nota, però, e tantomeno gli autori del sondaggio incriminato, che tali “indagini” sul web lasciano il tempo che trovano e sarebbe proprio meglio non farle. Non hanno nessuna scientificità e riflettono solamente il parere personale di chi partecipa (ed è lettore del sito, quindi già ampiamente orientato nelle opinioni). Inoltre, è il web stesso a poter essere ampiamente “taroccato”. Insomma, la lite fra Flores e Di Pietro si è svolta sul “nulla”.

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