KOCHI (INDIA) – Un altro fulmine si abbatte sulla vicenda dei due marò, Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, accusati di aver sparato a due pescatori mentre si trovavavno a bordo della nave mercantile Enrica Lexie.
Infatti, il magistrato che istruisce il processo in Kerala ha disposto oggi altri 14 giorni di custodia giudiziaria per due italiani da scontare sempre nella sezione speciale della prigione centrale di Trivandrum, capitale dello Stato del Kerala. I due marò oggi si erano presentati com’era previsto davanti al giudice alle 11 ora locale (le 7,30 italiane), il quale ha di fatto posticipato ulteriormente il giorno del processo per arrivare ad una conclusione su questo episodio costellato da punti oscuri. Nel frattempo il magistrato indiano ha autorizzato la polizia ad interrogare i due militari davanti alle autorità competenti su quanto accadde a bordo della nave battente bandiera italiana il giorno in cui furono uccisi i due pescatori.
Intanto continua la polemica tra Italia e India
Il sottosegretario Staffan De Mistura ha parlato di “una interferenza politica”, riferendosi alle parole del ‘chief minister’ del Kerala, Oommen Chandy, che ieri ha escluso che i due marò italiani possano essere trasferiti in Italia per essere processati. “La sua è una dichiarazione inopportuna. Nessuno deve farsi illusioni qualora decidessero che la giurisdizione è del Kerala, noi impugneremo la sentenza e alzeremo il livello del dibattito portandolo al livello della Corte Suprema. Perchè una cosa è certa: noi non abbandoneremo mai i nostri marò”, ha precisato De Mistura, il quale esclude che le perizie balistiche siano state manipolate. “La presenza come osservatori di due qualificati ufficiali del Ris Carabinieri ci garantisce che trucchi non ce ne siano stati. Magari gli esami condotti potranno prestare il fianco a fragilità tecniche, che siano truccati, no. Il che è già qualcosa”.