Sulcis, sospesa l’occupazione. Ma la protesta continua

ROMA – I minatori di Nuraxi Figus, che da più di una settimana stavano occupando la miniera della Carbosulcis, a livello -373, hanno sospeso l’occupazione dopo le rassicurazioni del governo.

I minatori hanno comunque deciso “di tenere un presidio nella discarica delle ceneri della centrale di Portovesme, all’interno della miniera, in attesa di essere convocati dalla regione Sarda e dal Ministero dello Sviluppo economico per capire quali saranno le sorti future della miniera”, riferisce Niono Dorso, segretario generale della Femca-Cisl. “La proroga al 2013 del progetto integrato destinato a rilanciare il bacino minerario del Sulcis ci auguriamo non sia una furberia per allungare i tempi, visto che il Sulcis sta diventando una polveriera. Stiamo studiando altre forme di lotta come quella di tenere chiusa la discarica di proprietà Carbosulcis che ora viene utilizzata dall’Enel. Questo per spingere chi deve decidere a prendere decisioni in tempi brevi sul progetto miniere”. E’ invece quanto dichiara Stefano Meletti (Rsu-Uil della Carbosulcis), commentando la fine dell’occupazione degli impianti di Nuraxi Figus. “La Regione – conclude Meletti – ha il compito di rivisitare il progetto ma l’accettazione spetta al governo nazionale prima e all’Unione Europea poi”. Anche il mondo della Politica è intervenuto in merito. “L’alto senso di responsabilità dei lavoratori della Carbosulcis, che hanno sospeso la loro protesta nella miniera dopo le rassicurazioni del governo, deve vedere adesso impegnate le forze politiche e sociali a garantire la riconversione ecologica dell’impianto attraverso lo stanziamento di risorse adeguate per gli investimenti in nuove tecnologie” dice il Capogruppo del Pd nella commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano.

Secondo la senatrice  Giuliana Carlino, capogruppo dell’Italia dei valori in commissione Lavoro: “La sospensione della protesta da parte dei minatori della Carbosulcis è una buona notizia, ma ci aspettiamo che il governo sia conseguente agli impegni presi con i lavoratori sardi, che sono stati per troppo tempo presi in giro. Per la Carbosulcis, così come per l’Alcoa, l’esecutivo mette in atto i soliti interventi tampone che vanno bene nel breve termine, ma ovviamente non sono risolutivi. E’ scandalosa l’assenza di una vera politica industriale da parte di questi tecnici allo sbaraglio” conclude.

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