Esodati. Sindacati di nuovo in piazza per una soluzione a tempi brevi

Il 9 ottobre presidio davanti Montecitorio

ROMA –  Ancora aperta la  vicenda degli esodati. Proprio qualche giorno fa dall’Inps è arrivato un singolare annuncio: chi ritiene di essere in quella condizione faccia richiesta. Non sappiamo se il ministro Fornero era a conoscenza della stravagante, si fa per dire, iniziativa. Un segno comunque che mostra come ancora non sia ben presente la dimensione del problema e, forse, non si faccia neppure niente per venirne a conoscenza e decidere  come dare soluzione a un problema che  preoccupa decine di migliaia di lavoratori che rischiano di rimanere senza pensione e senza stipendi. I sindacati scendono di nuovo in piazza il 9 ottobre con un presidio davanti a Montecitorio per sollecitare i gruppi parlamentari affinché venga accelerata  “la discussione e l’approvazione di una  legge che allarghi la salvaguardia dai nuovi requisiti pensionistici per i lavoratori esodati- affermano in una nota Cgil, Cisl, Uil- a partire dal testo del disegno di legge unificato, approvato all’unanimità dalla Commissione lavoro della Camera dei deputati.” Le tre Confederazioni impegnate unitariamente in continue iniziative con manifestazioni, presidii, assemblee  affermano che  la questione dei lavoratori esodati, delle ricongiunzioni onerose e della proroga delle deroghe già previste dal D.lgs 503/92  “rappresentino una vera e propria emergenza sociale, cui deve essere data una risposta definitiva e strutturale in tempi brevi . Non è ammissibile, infatti,  che, a seguito della manovra Monti – Fornero, migliaia di lavoratori possano trovarsi senza lavoro, senza ammortizzatori sociali e senza pensione o che a due anni di distanza dalla legge che ha reso onerose le ricongiunzioni prima gratuite dei contributi non si sia ancora trovata una giusta soluzione. “ Ai gruppi parlamentari è stato chiesto un incontro che dovrebbe svolgersi nella stessa mattinata di martedì. Non solo si tratta di accelerare l’iter della legge ma anche di mettere fine a insistenti voci di nuove complicazioni in vista per dare definitiva soluzione a questo problema.

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