Regione Lombardia. Formigoni: ‘Se la Lega toglie l’appoggio si va subito a votare’

MILANO – Perchè Roberto Formigoni non se ne vuole andare? I motivi per farlo ci sarebbero tutti, ma lui è ancora lì sulla stessa “cadrega”, come direbbero i leghisti, dal lontano 1995.

Oggi il segretario Angelino Alfano dalla Convention dei Democristiani di Rotondi  ha fatto capire  che  una soluzione sulla scottante situazione in cui versa la regione Lombardia dopo il terremoto di scandali che  l’ha investita, va trovata, specie sulla base delle decisioni intraprese dalla lega Nord al Consiglio Federale di ieri.

L’ex Guardasigilli ha poi aggiunto: «Ho sentito Roberto Formigoni, che ha dovuto prendere atto di un deliberato della Lega, e abbiamo convenuto che non è un deliberato di partito che deve  orientare le scelte sulla data del voto in Lombardia. Deciderà Formigoni la data, che non deve essere stabilita dai partiti ma dalla responsabilità di un governatore”.
Quindi nulla di fatto, rispetto ai titoli di qualche noto giornale che ipotizzavano un Formigoni abbandonato dal Pdl.

Sulla vicenda è intervenuta anche Paola Severino, ministro della Giustizia, che intervistata da SkyTg24 ha detto: “Il problema è vedere se ci sono ipotesi di responsabilità oggettiva o di responsabilità per fatti che comunque si conoscevano e che si potevano evitare”. Insomma in pratica tutto verte sul conoscere se esiste o meno una corresponsabilità da parte del governatore della Lombardia.

Tuttavia, ancora non si capisce bene quale sarà la linea politica intrapresa dalla maggioranza e soprattutto come potrà resistere dopo il diktat che  la Lega chiede a gran voce, prima fra tutti quella di mandare immediatamente a casa  tutti i consiglieri  rinviati a giudizio, una nuova legge elettorale e voto entro aprile 2013.
E propio su queste richieste ha replicato lo stesso Formigoni: “Io ritengo che fare una campagna elettorale mentre già l’Italia sta andando verso le elezioni sarebbe un gravissimo errore ed un gravissimo danno. Ecco perchè non accetto l’idea di un sostegno a tempo per un voto ad aprile. Se la Lega vuole  togliere l’appoggio alla giunta si va a votare il più presto possibile. Non possono tenere la Regione in agonia”,   ha aggiunto il governatore.

Anche dal sindacato si leva una voce. E’ quella di Susanna Camusso che dice: «Mi stupisce che Roberto Formigoni non si sia ancora dimesso, e non solo per l’arresto di un assessore.  Da mesi – ha aggiunto la leader della Cgil – le organizzazioni sindacali lombarde denunciano che nella Regione c’è un problema molto serio di gestione del bilancio, in particolare della sanità».

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