Pier Luigi Bersani è il nuovo candidato premier del centro sinistra

Bersani al 60,9%, Renzi al 39,1%

 

ORE 23,55 – Pier Luigi Bersani è il candidato premier del centrosinistra. Non per statuto, come avrebbe potuto, ma per investitura popolare: il segretario del Pd ha battuto Matteo Renzi con il 60,9% dei voti contro il 39,1% del sindaco di Firenze. Oltre 2,6 milioni gli elettori tornati alle urne, mezzo milione in meno del primo turno. Bersani ha confermato il suo successo nelle grandi città, al Nord e al Sud e si è ripreso le regioni ‘rossè e ha ceduto il passo a Renzi solo in Toscana e a Firenze in particolare.
Le polemiche per le regole che hanno tormentato la campagna elettorale fino all’ultimo giorno sono state alla fine spazzate via dal risultato e lo ha sportivamente ammesso subito lo stesso Renzi. «La vittoria di Bersani è netta».

ORE 22.09 – Pier Luigi Bersani «è molto più forte oggi di ieri, certamente abbastanza forte per mettere in atto i cambiamenti necessari». Lo sostiene Romano Prodi, commentando  i risultati delle primarie, che dimostrano che Bersani ha saputo meglio interpretare i problemi e le difficoltà in cui oggi è l’Italia: dovrà cogliere il messaggio di novità di queste primarie per operare il necessario rinnovamento di cui il Pd e il paese hanno bisogno».

ORE 21,44 – Il segretario Pierluigi Bersani al 60,8%; il sindaco di Firenze Matteo Renzi al 39,1%. È questo il dato del ballottaggio delle primarie del centrosinistra quando sono stati scrutinati due terzi dei seggi: 6.435 su 9.219. Lo si legge sul sito delle primarie dove è pubblicato lo scrutinio in tempo reale.

ORE 21,43 – Aria di sconfitta in casa di Matteo Renzi. E’ lo stesso sindaco di Firenza ad ammettere infatti la sconfitta al ballottaffio. “Non sono riuscito a scrollarmi fuori della Toscana l’immagine del ragazzetto ambizioso che voleva fare chissà cosa”, ammette  Renzi ai suoi sostenitori. “Non abbiamo vissuto con serenità le accuse personali, me le sono sentite tutte dalle Cayman alla violazione delle regole, che è stata quella che mi ha fatto più male di tutte”, ha aggiunto Renzi, facendo una sorta di elenco di «scuse» a quanti lo hanno seguito nella campagna per le primarie del centrosinistra.

ORE 21,29 – «Ora bisogna vincere le politiche e costruire tutti insieme, se sarà possibile, un’esprienza di governo». E «a me pare che la percentuale  importante che ha ottenuto Bersani dice con chiarezza che serve una svolta a sinistra. Il popolo della sinistra chiede di costruire un’agenda  di governo non basata sul liberismo e in cui al primo punto ci sia la giustizia sociale». Lo ha affermato il leader Sel Nichi Vendola, terzo classificato alle primarie del centrosinistra, commentando la vittoria di Pierluigi Bersani.

ORE 21,28 – Sono quasi tre milioni gli italiani tornati a votare in questa giornata di ballottaggio.

ORE 21,24 – I sostenitori di Pier Luigi bersani inziano ad assaporare l’aria della vittoria. Alle 22 il candidato premier sarà presente al teatro Capranica di Roma dove incontrerà i suoi elettori.

ORE 21,21 – Con 5551 sezioni su 9224 delle primarie di centrosinistra scrutinate, Pier Luigi Bersani è al 60.75% e Matteo Renzi al 39,25%. Questo secondo i dati diffusi dal coordinamento.

ORE 21,19 – Dalle prime sezioni scrutinate, emergerebbe che a Roma Pierluigi Bersani abbia vinto superando anche il 70%. Alla Magliana il segretario del Pd prende il 77% dei voti, a Tor dè Cenci arriva al 76%, a Donna Olimpia il 74,3%, all’Esquilino supera abbondantemente il 70%, a via Goito arriva al 70%.

ORE 21,12 – Pier Luigi Bersani si avvia a vincere le primarie di centrosinistra in tutte le regioni tranne la Toscana. Quando lo spoglio è giunto a metà in modo omogeneo in tutta Italia, il segretario del Pd è al 60,9% e Renzi al 39,1%.

ORE 21,09 – Quando lo spoglio è arrivato alla metà, circa 4686 seggi, Pier Luigi Bersani ha il 60,8 per cento e Matteo Renzi il 39,1 per cento.

ORE 20,46 – Man mano che lo scrutinio prosegue, si consolidano le prime indicazioni: quando lo spoglio è arrivato al 40% dei seggi, Pier Luigi Bersani risulta al 61%, mentre Matteo Renzi è al 38,94%. Un dato che sembra profilare una vittoria netta del leader Pd.

ORE 20,36 – Pier Luigi Bersani si avvia a diventare il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni politiche.  Il coordinatore delle primarie Italia Bene Comune Nico Stumpo annuncia infatti i primi dati, relativi a 1732 seggi, pari a 18,7 per cento del totale. Pierluigi Bersani raccoglie il 61,5 per cento dei consensi. Matteo Renzi il 38,5 per cento.

ORE 20,20 – Ecco il primo instant poll dell’Istituto Piepoli accredita Pier Luigi Bersani al 61,5 per cento e Matteo Renzi al 38,5 per cento.

ORE 18,48 – Lo svolgimento delle primarie è «regolare» ci sono solo alcune verifiche in corso su «una decina di segnalazioni del comitato Renzi». Lo ha detto il responsabile organizzazione del Pd Nico Stumpo: «In un quadro generale di regolare svolgimento delle operazioni di voto in tutta Italia, dal comitato Renzi sono pervenute al coordinamento nazionale una decina di segnalazioni su alcuni casi specifici, sui quali il coordinamento ha avviato le opportune verifiche al fine di assicurare la regolare continuità del voto».

ORE 18,15 – Alle 17.30 hanno votato 2.300.000 elettori. Alla stessa ora di domenica 25 novembre avevano  votato 2.450.000 elettori. Lo comunica il Coordinamento nazionale delle Primarie ‘Italia.BeneComunè in una nota.

ORE 16,28Pier Ferdinando Casini attacca Matteo Renzi. «È intelligente, simpatico, ha fatto bella battaglia, ma non vorrei che vendesse un pò di fumo. Quello che dice lo dice per vincere le primarie, l’ho fatto anche io. Ma quando si è presentato nel dibattito e ha spiegato che darà 100 euro a famiglia se va al governo per 20 miliardi prende in giro gli italiani. Queste promesse le avevamo sentite da Berlusconi, non se ne può più di gente che pensa che gli italiani sono tutti fessi. Io sono inorridito”.

ORE 16,04 – «Secondo me la differenza nei confronti di Bersani si allargherà. Io ho avuto la sensazione che l’atteggiamento di Renzi di giovedì non gli gioverà». Lo sottolinea   Laura Puppato, candidata al primo turno delle primarie del centrosinistra, commentando il voto per il ballottaggio tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi.

ORE 15,28 – «Oggi sarà una giornata di festa per la democrazia. Grazie a tutti i volontari che la stanno rendendo possibile». Lo scrive il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, su twitter.

ORE 14,49 –  Il leader di Sel e governatore della Puglia, Nichi Vendola, ha votato per Pierluigi Bersani al ballottaggio delle primarie del centrosinistra. Lo ha scritto su twitter pubblicando anche una foto.

ORE 14,22 – Secondo il presidente del collegio dei garanti delle primarie del centrosinistra l’affluenza al ballottaggio è più elevata che al primo turno: «In un numero di ore più limitato – ha spiegato  – ha votato un milione persone. L’affluenza è regolarissima e anche elevata e c’è grande gioia per questo». Secondo i dati forniti dal coordinamento nazionale alle 12 di oggi hanno votato un milione di persone, mentre la scorsa domenica alle 13.30 avevano votato 1,3 milioni.

ORE 13,25 – Continua senza intoppi nè particolari problemi il voto.  Non si segnalano proteste, ma solo casi isolati di persone che si sono presentate ai seggi senza essere stati registrate e che quindi non hanno potuto votare. Pierluigi Bersani ha votato poco dopo le 11 a Piacenza: «Fatemi votare tranquillo che ho già parlato tanto questi giorni. Oggi è una giornata di festa, poche chiacchiere», ha replicato ai cronisti che lo  assediavano. Una battuta però se l’è concessa: «Renzi gioca a calcetto per rilassarsi? Ma io son tranquillo, non sono mica teso».

ORE 12,19 –  Un milione di persone ha già votato per il ballottaggio delle primarie del centrosinistra. Lo rende noto una Nota dell’Ufficio stampa delle primarie del centrosinistra Italia.BeneComune. «È un dato che dimostra, ancora una volta, una straordinaria partecipazione che si sta svolgendo in modo sereno e regolare» si legge nel comunicato in cui si ricorda che domenica scorsa, in occasione del primo turno, alle 13,30 il dato dell’affluenza era di un milione e trecento mila elettori.

 


 

Berlinguer auspica “ serenità e trasparenza”

ROMA – Seggi aperti per le primarie della coalizione di centrosinistra, dalla 8 fino all e 20 .E’ il secondo turno, il ballottaggio fra Bersani e Renzi, per decidere chi sarà il candidato premier. La macchina delle primarie in questa settimana ha lavorato a pieno ritmo mentre   per quanto riguardava la partecipazione al voto di chi non si era registrato al primo turno si è aperta una dura polemica con i renziani che hanno  acquistato pagine di quotidiani per dare informazioni non rispondenti alle regole  che loro stessi avevano condiviso. Deciso che la richiesta di registrazione poteva essere fatta  accompagnata da precise e personali motivazioni che non avevano consentito la registrazione fin dal primo turno  si è invece pubblicizzato  che tutti, purchè ne facessori richieste potevano poi presentarsi al seggio e votare. E’ accaduto così che ai comitati provinciali che dovevano decidere sulle richieste sono arrivate, nella stragrande maggioranza on line, su un sito dei renziani,  più di centomila richieste. Molte addirittura collettive, altre con nomi come Togliatti, Bixio, Topolino e simili. Insomma quella che doveva essere una “eccezionalità” era stata fatta diventare una specie di nuova norma, il cambio delle regole  in corsa, non accettabile come ha affermato il comitato dei garanti. Ne sono state accolte 7.094. Sottolinea Luigi Berlinguer presidente del Comitato che  si andranno ad aggiungere ai più di 3.100 .000 elettori che si sono presentati al primo turno ed a quelli che pur  già registrati noin si sonoi orientati allke urne nella passata domenica. Saranno aperti 9.232 seggi grazie alla macchina organizzativa che ha visto la prsenza di centomila volontari. “ Tutto è pronto-dice Berlinguer- perché il ballottaggio si svolga a regola d’arte con trasparenza e serenità.

I coordinamenti provinciali hanno esaminato mai fax, richieste di iscrizion eed e il lavoro compiuto consentirà di votare a varie migliaia di elettori registrati che si andranno ad aggiungere a chi bha partecipato al primo turno. Invitiamo tutti a tornare per concludere questa esperienza di democrazia” Ha poi rivolto un appello “ alla responsabilità di tutte le parti per evitare eventuali,ma remote , complicazioni” Il clima nella giornata di sabato si è rasserenato. Renzi ha invitato Bersani a prendere un caffè insieme per “ ristabilire tranquillità  e serenità” alla primarie, visto che sia lui che Bersani si trovavano a Milano per gli ultimi incontri con gli elettori. Il segretario del Pd ha risposto che oer moitivi logistici noin era possibile ora ma che dopo il voto anche un pranzo insieme, oltre al caffè invitando Renzi a “ non rovinare la splendida  avventura delle primarie che ha riavviato il rapporto tra politica e i cittadini che non merita di essere “turbata né sfregiata”. Ma rilanciata  per la vera battaglia che ci aspetta tutti quanti, quella per il dopo”. Renzi  ha  evitato  di sollecitare,come aveva fatto in precdenza, anche chi non  sia stato registrato a presentarsi ai seggi: come aveva fatto in questi ultimi due giorni. Il sindaco di Firenze dopo che dal suo comitato erano partite pesanti accuse  di possibili brogli che potevano verificarsi durante  le votazioni ha detto che “ se vince Bersani  nessuno di noi griderà ai brogli”, un richiamo in particolare rivolto ai membri del suo comitato. Bersani   ha sottolineato che pur rimanendo diverse le posizioni sulle regole, Renzi maturerà la decisione che vanno rispettate. Dal comitato renziano però arrivano nuovo bordate in particolare sul fatto che solo in minima parte sono state accolte le richieste di registrazione Il. Il sindaco dice: “ I dati delle domande per votare al ballottaggio si commentano da soli. Ma chiedo alla gente di andare ai seggi con tranquillità- Evitiamo confusione..Chiudiamo la partia con il sorriso. Non orride per niente invece Giuliano da Empoli,  responsabile per il programma dello staff di Renzi il quale  si rivolge con parole volgari a Luigi Berlinguer consigliando di “ toglierli il fiasco alle mani”. Ma  così va il mondo. Infine Renzi dice che  si è presentato per vincere e pensa di poter essere lui il candidato premier . Bersani si “ accontenterebbe “ del 51%. I sondaggi lo danno fra il 53 e il 57%.  Al primo turno gli elettori sono stati 3.110.210. Bersani ha ottenuto 1.395.096 voti pari al 44,9%, Renzi 1.104.958 pari al 35,5%, Vendola 485.689 pari al 15,6%, Puppato 80.628 pari al 2,6%, Tabacci 43.840 pari all’1,4%.

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