Berlusconi e i sondaggi. Nonostante gli scandali il Pdl in crescita

ROMA – I dati lo confermano. Agli italiani degli scandali sessuali del Cavaliere – che avrebbero steso qualsiasi bue in qualsiasi altro Paese – non interessa nulla e lo continuano a votare. Secondo l’ultimo sondaggio di Renato Mannheimer e pubblicato oggi dal “Corriere della sera”, il Pdl avrebbe attualmente il 30,2% dei suffragi contro il 27,6 di dicembre.

Un aumento non trascurabile, pari al 2,6% che però, sempre secondo il sondaggio, avrebbe pescato dalla Lega, che diminuisce i consensi (10,5% di oggi contro il 12% di dicembre). I due partiti, quindi, se si andasse alle elezioni porterebbero a casa il 40,7% dei suffragi, in astratto sufficienti ad ottenere perlomeno la maggioranza numerica alla Camera dei deputati.

Il Pd è piuttosto stabile (24,5% contro il 25% di dicembre), l’Idv passa dal 6,2% al 5,5%, l’Udc dal 5,3% al 6,8%, Fel di Fini dal 6,9% al 5,2%, Sel di Nichi Vendola dal 6,4% al 7,5%, sotto il 2% tutti gli altri. Complessivamente una coalizione di sinistra otterrebbe solamente il 37,5% dei consensi, insufficiente a battere il centro-destra.

Ma un altro dato del sondaggio di Mannheimer appare interessante: secondo il 49% degli intervistati Silvio Berlusconi, a seguito degli scandali emersi, dovrebbe dimettersi. Erano il 41% un anno fa ed ora sopravanzano quelli che sono contrari alle dimissioni. Quindi, per la maggior parte degli intervistati gli scandali sessuali sono un elemento ostativo alla permanenza a Palazzo Chigi del Cavaliere ma molti di loro lo voterebbero comunque. La contraddizione che oramai regna sovrana fra gli italiani poco e male informati da un sistema televisivo in mano al Caimano.

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