Botti Capodanno. Bilancio drammatico. 2 morti e 361 feriti, 53 sono bambini

ROMA – Non sono bastate le disposizioni che hanno bandito i botti a Capodanno in ben 2mila comuni.

Sembra che questa tradizione del tutto inutile non voglia proprio essere abbandonata, tant’è che in alcune cittadinane l’ordinanza comunale è stata completamente ignorata.

A poche ore dall’anno 2013 il bilancio fornito dal dipartimento della pubblica sicurezza è un bollettino di guerra: 2 morti, 361 feriti, 29 dei quali con danni permanenti. Ma non è tutto. Tra i feriti 53 sono bambini al di sotto dei 12 anni.

Entrambe le vittime si sono, invece,  registrate in Campania, a San Martino Sannita nel Beneventano e l’altra in provincia di Caserta, entrambe colpite da fuochi di artificio. L’episodio nel casertano oltre a 1 morto ha provocato nove feriti di cui uno in prognosi riservata.  La vittima è un ristoratore di Pontelatone 51enne, Pasquale Zacchia deceduto a causa dell’accensione di un razzo posizionato su un palo di ferro fuori dal suo locale. L’esplosione gli ha procurato gravi ferite al cranio con fuoriuscita di materia cerebrale. Erano circa le 18.30 quando l’uomo aveva deciso di testare, in compagnia del figlio, un fuoco di tipo professionale in vista del veglione che aveva organizzato nel ristorante «Il Cacciatore», di sua proprietà in frazione Barignano.

Poco prima della mezzanotte, il secondo morto nel beneventano. A San Martino Sannita, Antonio Serino, 49 anni, mentre preparava una batteria di fuochi è stato colpito da un razzo alla testa ed è morto. Complessivamente in Campania sono 114 i feriti, di cui 82 solo nel napoletano, sette in meno dello scorso Capodanno.

Tra i casi più gravi una bimba di 6 anni, che colpita da un grosso petardo ha riportato ustioni alle cornee oltre che al resto del corpo e a Genova un bimbo di nove anni rimasto ustionato alla schiena  poco dopo le 2, a causa dei fuochi d’artificio che stava lanciando insieme ad alcuni adulti. Anche nel foggiano un uomo ha perso la mano per lo scoppio di un petardo.  La vittima, accompagnata al pronto soccorso, è stata ricoverata all’ospedale Masselli Mascia di San Severo.

Per il Viminale, i dati relativi agli incidenti verificatisi nel corso dei festeggiamenti della notte di san Silvestro «evidenziano, ancora una volta, come gli episodi più gravi debbano essere ricondotti all’uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali». Un altro dato che merita di essere sottolineato è quello relativo alla «produzione estemporanea di veri e propri prodotti esplodenti realizzati da soggetti che si improvvisano autentici ‘bombarolì rendendo più difficili i controlli ed esponendo se stessi e gli altri a gravissimi pericoli». Un richiamo forte viene fatto affinchè si vigili anche in queste ore per evitare che eventuali botti inesplosi, lasciati incautamente per le vie, vengano maneggiati, specie dai bambini più piccoli.

Le forze dell’ordine impegnate nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno della vendita dei botti illegali hanno arrestato o denunciato 261 persone, sequestrando 147 lanciarazzi, 9 armi comuni da sparo, oltre 18.000 munizioni, quasi 378.000 manufatti esplodenti, 128 chili di polvere da sparo e oltre 600 detonatori.

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