Mariangela Melato. Il talento senza tempo

ROMA- Si terranno domani alle ore 15.00 presso la Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo i funerali dell’attrice scomparsa questa mattina a Roma, dopo una lunga e sofferta malattia.

Mariangela Melato era una grande attrice cinematografica, ma il suo vero ed inconfondibile talento si manifestava in tutto il suo splendore sulle tavole del palcoscenico. All’aprirsi del sipario la sala si riempiva di magia e per un’ora e poco più tutti gli spettatori avevano la netta sensazione di essere soli con lei. In un paese in cui la cultura fa fatica a sopravvivere, questa donna aveva la capacità di riempire le sale, e di accattivarsi l’attenzione del pubblico di tutte le età. Il suo target erano gli amanti della cultura e del sapere, il suo repertorio spaziava dalle grandi tragedie ai musical, passando per commedie e varietà. Mai ha cessato di amare il suo teatro, neanche quando la malattia si era impossessata di lei, ha continuato a portare le sue membra stanche ma vive e piene di passione in scena, non si è mai risparmiata, e stremata raccoglieva gli applausi sorridendo e ringraziando il suo pubblico. Sì, il suo pubblico, da grande professionista l’attrice, si è sempre interfacciata con esso, non ha mai smesso di confrontarsi con esso, è sempre rimasta una persona semplice e con i piedi per terra, una vera prima donna senza i fronzoli della diva.

La sua capacità interpretativa ridava vita, luce e lustro a personaggi che sulle pagine potevano apparire obsoleti e ormai privi di senso. Ha avuto la grande dote di attualizzare ciò che giaceva sugli scaffali impolverati delle biblioteche e librerie. Come poter dimenticare la sua Fedra così intensa? E come non citare la sua Medea o la sua Anna dei Miracoli? La sua voglia di mettersi in gioco anche con l’arrivo del successo e dei riconoscimenti non ha mai cessato di esistere, si è cimentata nel difficile ruolo della bambina di Quel che sapeva Maisie di Harry James, ha ballato, cantato in Solo me ne vò, ha finalmente accettato di interpretare De Filippo e si è consumata nell’immenso Il Dolore di Marguerite Duras. Ogni sfida rappresentava linfa vitale per lei, i punti d’arrivo e i traguardi sono per gli artisti, le linea di partenza sono per i talenti veri. La Melato era un vero talento, un portento della natura, che per scelta ha dedicato la sua vita al teatro e al cinema. Il teatro italiano non potrà mai avere un’erede del suo calibro, talenti così poliedrici sono rari e soprattutto il talento senza passione e senza intelligenza è qualcosa senza valore. La voglia di migliorarsi e l’autocritica spietata hanno fatto della Melato, un’eroina dei nostri tempi, Mariangela rappresenta per chi ama il teatro la più grande interprete ed eroina del romanzo delle scene.

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