Liste Pdl, scontro su Cosentino. Ma l’ex sottosegretario potrebbe spuntarla

 ROMA – Il nome di Nicola Cosentino potrebbe essere inserito al numero 3 della lista che il Pdl presenterà in Campania per il Senato.

Secondo indiscrezioni, sarà quasi certamente lui il vincitore del lungo braccio di ferro con il Cavaliere prima e con Angelino Alfano poi. Il segretario del partito ha chiesto all’onorevole di Casal Di Principe di fare un passo indietro. L’ex sottosegretario all’economia ed ex coordinatore regionale del Pdl, dal canto suo, non vuole assolutamente cedere alla richiesta di Alfano tanto da rivolgere ai vertici del partito un invito a dir poco accorato: “O mi candidate o vi rovino”. Inoltre, tra i due sarebbe in atto un durissimo scontro dialettico. L’affaire Cosentino, sul quale pende una richiesta di arresto, è una bella gatta da pelare. Non va trascurato che la Campania, unitamente al Piemonte, alla Lombardia e alla Sicilia, è una regione determinante per quelli che saranno gli equilibri politici a Palazzo Madama. E Cosentino nella conurbazione Napoli-Caserta può contare su un vasto bacino elettorale. Voti che, qualora il Pdl non candidasse “Nick o’mericano”, potrebbero emigrare altrove. Ora, siccome la partita si giocherà tutta al Senato, un eventuale ‘no’ a Cosentino complicherebbe non poco la rincorsa del Cav. Per questa ragione, Cosentino potrebbe essere l’unico nella lista dei ‘non candidabili’ a correre per un seggio in Parlamento. Qualora la notizia dovesse trovare conferma (c’è tempo fino alle ore 20 di stasera per presentare le liste), il processo di rinnovamento tanto desiderato dal Cav subirebbe una pesante battuta d’arresto e Berlusconi non farebbe certamente una bella figura visto che era stato lui stesso a puntare tutto sulle liste pulite. L’ennesimo dietrofront che questa volta metterebbe seriamente in discussione anche la leadership del Cavaliere nell’ambito della sua creatura politica. Ad ogni modo, a Palazzo Grazioli, alla presenza dei colonnelli del Pdl, è ancora in corso il vertice fiume per decidere sulle ultime candidature. Anzi, sull’ultima candidatura. Infatti, dopo Marcello Dell’Utri, anche Marco Milanese, consulente dell’ex ministro Tremonti e deputato del Pdl coinvolto in alcune inchieste giudiziarie, ha rinunciato alla corsa al Parlamento. Manca solo un altro tassello per la composizione del mosaico. Un tassello che scotta come il carbone ardente.

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