Congresso Magistratura democratica, Vietti: intervenire su prescrizione

 ROMA – Intervenire sulla prescrizione è uno dei temi che il prossimo Parlamento dovrà necessariamente affrontare.

Lo ha dichiarato oggi il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Michele Vietti, nel corso del Congresso di Magistratura Democratica in svolgimento presso il Centro Frentani di Roma. Sulle tematiche che la politica dovrebbe far proprie, Vietti focalizza l’attenzione su “un intervento ragionato e coerente sulla disciplina della prescrizione, che oggi diventa strumento di fuga da processo e di dilatazione della sua durata’”. Il vicepresidente del Csm si sofferma poi sul delicato tema del sovraffollamento delle carceri spronando i politici ad impegnarsi per ridurre “l’inumano sovraffollamento” delle stesse. Per Vietti, le riforme “competono alla politica, ma la magistratura non è uno spettatore passivo e deve avere dal canto suo la capacità, la forza, la lungimiranza di adottare un nuovo canone per il moderno magistrato”. Egli auspica la riforma dei riti processuali civili e penali, una  riforma delle impugnazioni, un opportuno e giusto intervento di riforma delle intercettazioni, una riforma della responsabilità civile dei magistrati, la riforma del “sistema delle incandidabilità per i magistrati” al fine di garantire imparzialità. Nel corso del Congresso “La giustizia al tempo della crisi”, stamattina, è intervenuto, tra gli altri, anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Nel suo discorso, molti i riferimenti al ruolo del sindacato che non può esaurire la sua funzione nelle vertenze, ma deve contrattare. La Camusso si è anche soffermata sul caso Ilva (l’azienda ha comunicato ai sindacati di categoria che chiederà la cassa integrazione in deroga per altri 603 lavoratori degli impianti in via di dismissione o di rifacimento in ottemperanza delle prescrizioni Aia) e sul rapporto tra governo, leggi e magistratura e sulla grave crisi economica in cui versa il paese. Quattordici in totale i documenti congressuali al centro dei lavori. Al dibattito di questa mattina hanno preso parte anche il presidente della Scuola Superiore della Magistratura Valerio Onida, il presidente dell’Unione Camere Penali Valerio Spigarelli e il presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli. Nel pomeriggio, spazio dedicato a due tavole rotonde: “Economia, lavoro e diritti” e “Diritto penale, pena, carcere”. Nella prima giornata dei lavori – che si è aperta ieri pomeriggio – sono intervenuti il Procuratore Generale della Corte di Cassazione Gianfranco Ciani, il Responsabile Giustizia del Partito Democratico Andrea Orlando, il Segretario Generale di Unicost Marcello Matera, il Segretario Generale della Uil Luigi Angeletti. Quest’ultimo ha affermato che “le risorse politiche in questo momento nel nostro Paese non sono sufficienti. Dobbiamo mettere in campo tutte le risorse perché questo Paese non esca disgregato da questo momento, a livello sociale e giurisdizionale. Ecco perché rispetto a 10 anni fa ritengo che l’amministrazione della giustizia abbia un ruolo fondamentale”. Il sindacalista ha anche sottolineato la necessità di “ridisegnare il rapporto tra le relazioni industriali e i diritti di chi lavora”. Ciani, dal canto suo, ha fatto presente la necessità di “un’interpretazione rigorosa nell’applicazione delle esigenze cautelari anche da parte nostra”. A tal riguardo, “sarebbe necessario introdurre ulteriori tipologie di sanzioni nel nostro sistema penale”. Orlando, invece, ha messo in evidenza il fatto che “la giurisdizione è stata più spesso strangolata per via amministrativa di quanto si sia riusciti a fare per via legislativa”. I lavori proseguiranno nella giornata di Domenica 3 febbraio con l’elezione dei componenti del nuovo Consiglio Nazionale di Magistratura Democratica.

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