Obama: Napolitano leader straordinario per Italia ed Europa

 WASHINGHTON – Un leader straordinario. Per l’Italia e l’Europa.

Così il presidente americano Barack Obama ha accolto il capo di Stato italiano Giorgio Napolitano nello Studio Ovale della Casa Bianca. Obama non ha perso occasione per  rinnovare il suo “grazie” al popolo italiano “per l’enorme contributo dato alle missioni internazionali come l’essenziale aiuto fornito in Afghanistan”. “Sono grato al Presidente Obama per aver permesso questo scambio di vedute” – ha detto Napolitano – necessarie per “una espressione comune di senso di fiducia per il futuro dell’Italia. L’Italia ha fatto grandi progressi in questi 14 mesi – ha spiegato il presidente italiano – con la comprensione e l’aiuto di forze politiche diverse, e questi progressi possono e devono continuare”. Durante il colloquio tra i due “giganti”, si è parlato anche delle prossime elezioni politiche in Italia. Il presidente degli Stati Uniti “è stato impeccabile – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. Non ha nominato nessun nome né nessuna soluzione sulla formazione politica del prossimo governo. Il governo degli Usa non prende posizione e non appoggia nessun candidato o partito nelle elezioni di altri Paesi. Napolitano ha poi  in luce come si sia “data priorità al risanamento finanziario essendo arrivati sull’orlo del disastro, di un vero e proprio collasso finanziario”. Ma il presidente Usa lo ha rassicurato dicendogli che non esiste “un rischio Grecia per l’Italia”. Naturalmente, si è parlato anche dei legami economici tra Italia e Usa. “Ci sono relazioni straordinarie ed è fondamentale – ha osservato Obama – l’intenzione di perseguire l’accordo di libero scambio tra gli Usa e l’Ue”. Napolitano ha poi invitato Obama a tornare presto nel Bel Paese preparandosi ad accoglierlo “in un altro palazzo” visto che a breve scadrà il suo mandato presidenziale e non potrà più ospitarlo al Quirinale. Uno dialogo cordialissimo che rafforza il rapporto di reciproca stima tra i due presidenti. Oltre a confermare l’impegno comune sul fronte della pace globale e del rispetto dei diritti umani.

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