Testa a testa fra Ambrosoli e Marroni. Cresce il voto disgiunto
MILANO – E’malferma la fiducia degli elettori lombardi critici, delusi e attoniti davanti agli intollerabili scandali, alle inchieste giudiziarie, che hanno colpito come uno tsunami la Regione Lombardia,dal 1994 nelle mani del centrodestra .Conto alla rovescia per il voto, il 25 26 Febbraio, in concomitanza delle elezioni politiche per le dimissioni del consiglio regionale del 26 ottobre 2012 . 10milioni di lombardi sono chiamati alle urne e si ritrovano a dover scegliere chi sarà il nuovo governatore della Regione. Formigoni il Presidente uscente, lascia dopo 18 anni di incontrastato dominio e ha sulle spalle un’aperta indagine della Procura di Milano per corruzione e associazione a delinquere.
Elezioni segnate dagli scandali di consiglieri e giunta uscente
La campagna elettorale appare aspra e confusa, segnata dagli scandali che hanno travolto consiglieri e assessori della giunta uscente, dal caso della Fondazione Maugeri, agli intrecci tra politica e ndrangheta, ai rimborsi elettorali gonfiati. In questi anni i cittadini dal canto loro si sono sentiti inascoltati, abbandonati trattati spesso come “formiche”da politici, attenti solo ai grandi interessi, alle consulenze d’oro solo per qualcuno, che spesso non aveva nemmeno conseguito una laurea, ma era in possesso di titoli di studio taroccati e falsi. Una politica che inoltre in troppi casi ha dimostrato di non essere riuscita a salvare la sua autonomia e non sottomettersi e essere assorbita dai poteri economici. E oggi si chiede il voto, a un cittadino, spettatore di uno spettacolo che non avrebbero voluto vedere, con attori politici, che in troppi casi hanno sacrificato al potere, ideali, vocazioni e uomini. Quali saranno le autentiche intenzioni dell’elettorato in Lombardia? Hanno cercato di rivelarcelo i sondaggi ,riportiamo di seguito gli ultimi pervenuti, prima che scattasse lo stop per il blocco pre-elettorale. La sfida per il Pirellone è tra i due duellanti Umberto Ambrosoli e Roberto Maroni, che i sondaggisti danno in parità, in leggero vantaggio il candidato di centrosinistra 39,7% delle preferenze contro il 39,4% del candidato del centrodestra. Un vero testa a testa. Il primo è sostenuto da 7 liste dell’area di centrosinistra ovvero Partito Democratico,
Con Ambrosoli le liste della società civile
Con Ambrosoli, il candidato del centrosinistra di cui è asse portante il Pd,, Patto Civico , Centro Popolare Lombardo, Per un’altra Lombardia etico a sinistra, Partito Socialista, Sinistra Ecologia e Libertà, Di Pietro Italia dei valori. Umberto, avvocato è figlio di Giorgio assassinato l’11 luglio del 1979 da William Josef Ancò ,un sicario assoldato dal banchiere Michele Sindona . Il secondo è Roberto Maroni, leghista, ex Ministro degli Interni , che è sostenuto dalla coalizione PDL-Lega. Gli altri candidati sono Silvana Carcano, unica donna incorsa per la Presidenza, Movimento a 5 stelle, per i sondaggi all’11,7% ,Gabriele Albertini ex sindaco di Milano al 6,6% che abbandonato il Pdl sostiene Monti ed è in corsa con la lista Movimento Lombardia Civica e per ultimo Carlo Maria Pinardi docente alla Bocconi Fare per fermare il declino che si attesta intorno all’1%.. Tutti e cinque hanno presentato lunedì nella Tribuna Elettorale della Rai, in 50 secondi gli impegni che intendono prendere, se eletti, nei primi cento giorni dell’esecutivo. Fra le priorità di Ambrosoli la legalità, suo cavallo di battaglia “andiamo a votare perché la Giunta è finita nelle mani di infiltrazioni mafiose” e il lavoro “ uniremo le persone che hanno competenza sul tema del lavoro” ha detto” per elaborare un piano di rilancio del lavoro e dell’economia”. Anche Maroni candidato Pdl , Lega ha ribadito i principali punti del suo programma “ taglio ai costi della politica, costituzione di una macroregione e un intervento sul pgt, che sta bloccando l’attività dei comuni e un confronto con il Governo per la modifica del patto di stabilità”. Per la Carcano un tema che le sta a cuore è il taglio dei costi della politica” ridurre lo stipendio dei nostri consiglieri a 2500 euro e rifiutare i rimborsi elettorali”. Pinardi ha sottolineato invece l’importanza di “ salvare le piccole medie industrie e far ripartire entro trenta giorni un fondo di garanzia in modo tale che i fornitori vengano pagati e salvare così le aziende in difficoltà”. Parola d’ordine lavoro anche per Gabriele Albertini che ha ribadito “l’emergenza della Lombardia è il lavoro e tutti gli interventi dovranno avere questa finalità “Il montiano Albertini. è stato abbandonato dal Capolista al Senato Pietro Ichino che voterà per Umberto Ambrosoli, ricorso dunque al voto disgiunto che ha precisato “ è un voto utile per la Lombardia anche perché Albertini per sua stessa ammissione pare essere fuori competizione”. In Lombardia si gioca anche una partita importante e decisiva per gli equilibri in Senato. Con l’attuale legge elettorale il premio di maggioranza al Senato viene assegnato su base regionale e la Lombardia sarà la Regione cruciale per superare la fatidica soglia dei 158 senatori.
Un successo in questa regione assicura ben 49 senatori
Un successo in questa Regione, la più popolosa d’Italia, assicura infatti ben 49 seggi dei 315 da assegnare a Palazzo Madama. Gli ultimi sondaggi danno il centrosinistra e il centrodestra in parità. Per il Pd la vittoria in Lombardia sarebbe inoltre l’unica possibilità per governare senza la coalizione di Monti. Domenica 25 e lunedì 26 Febbraio sarà fondamentale il voto degli indecisi ca.36 % ,tentati dall’astensione perché hanno perso la fiducia nella politica, ma che farebbero bene a ripensarci perché la sfida lombarda avrà un’enorme rilevanza politica, sotto la Madonnina si ridefinirà il sistema politico e sociale del nostro paese, con l’auspicio di tutti che la politica ritrovi i suoi valori etici e morali.