Cgil. Al governo che verrà un “Tavolo per il lavoro”

La forza in campo del sindacato: 5.712.642 iscritti

ROMA – La Cgil rientra in campo proprio allo scadere del tempo, quasi a supplementari. In questa orribile campagna elettorale, le forze sociali, i sindacati, le associazioni delle categorie, sono state messe ai margini del confronto politico.

Le loro proposte per la ripresa, lo sviluppo, il lavoro, a partire da quelle della Cgil e della Confindustria sono state  accantonate, messe ai margini. Non solo, Monti in particolare, un giorni sì e l’altro pure, ha avuto parole dure nei confronti della Cgil, del Piano del Lavoro. addirittura ha accusato il più grande sindacato italiano di non fare l’interesse di lavoratori. Una specie di anatema, di  “vade retro “ senza possibilità di replica, di confronto. Per non parlare di Grillo che non ha perso occasione di addebitare ai sindacati tutte le disgrazie possibili. E Grillo addirittura vuole eliminare i sindacati. Il Pd e la coalizione di centrosinistra, addirittura, sempre Monti, in compagnia, pensiamo non voluta, di personaggi come Brunetta, Sacconi,  sono stati posti in stato di accusa perché “ succubi” delle politiche della organizzazione guidata da Susanna Camusso. La risposta a poche ore dall’apertura dei seggi è venuta non solo con le partole, ma con la forza delle cose, dei fatti, dei risultati del tesseramento  per l’anno che se ne è andato..Vincenzo Scudiere, segretario confederale, responsabile snocciola i numeri:nel 2012 gli iscritti alla CGIL hanno sfiorato la quota di 6 milioni. Le tessere del sindacato di Corso d’Italia sono state, infatti, 5.712.642, con un incremento positivo di 27.678 unità, pari allo 0,49% rispetto all’andamento del tesseramento del 2011. Nell’anno in cui si è avuta una pesante riduzione dei posti di lavoro il tesseramento ha retto, il sindacati di Corso d’Italia va avanti,. I dati  sono “ lo specchio della condizione reale del Paese. Le categorie che hanno registrato una flessione degli iscritti sono quelle che rappresentano i settori produttivi  che più hanno risentito dell’andamento della crisi e delle scelte errate del governo, tra questi l’edilizia in piena crisi, il settore della conoscenza, con una politica sbagliata  che ha  colpito la scuola pubblica, le ristrutturazioni nel settore dei bancari. Significativo il fatto che il sindacato dei pensionati abbia mantenuto inalterati i propri iscritti malgrado le fasce della popolazione piè debioli,abbiano pagato un prezzo molto alto per la crisi. Nella graduatoria la Filcams, il settore del commercio, è la prima categoria tra i lavoratori attivi con 432.193 iscritti, seguita dalla Funzione Pubblica i con i suoi 411.499 iscritti, e dai metalmeccanici della FIOM che hanno tesserato 356.976 lavoratori  Tra le categorie che hanno registrato un aumento più significativo il NIdiL CGIL con un incremento del 16,29%, pari a 9.940 unità in più, raggiungendo così quota 70.952 iscritti.

Camusso. Se non ci ascolteranno continueremo la mobilitazione

 Sulla base di risultati molto importanti come la crescita degli iscritti nel settore dei trasporti, nella sanità privata, nel terziario, tra i lavoratori precari,Susanna Camusso si leva qualche sassolino dalla scarpe. Rabadisce che al primo punto dell’agenda del sindacato di Corso d’Italia c’è  la questione del lavoro, le proposte contenute nel Piano del Lavoro, approvato di recente dalla assemblea nazionale , diventato momento di iniziativa  e di confronto di tutte le strutture confederali, categorie e territori  che arrichiscono  il progetto, un quadro molto concreto della economia reale. Un< Risposta molto verma e netta alle critiche, veri e propri attacco al più grande sindacato italiano portate da Monti e da autorevoli membri del governo, leggi Fornerso nin primo luogo.  Sottolinea che l’adesione alla  Cgil confermata, anzi accresciuta,“ è segno che, al di là di tanta propaganda che viene fatta, riusciamo a dare risposte   concrete al lavoro”. Altrettanto chiede al governo che verrà  chiedendo che si apra un “ Tavolo sul lavoro” e sottolinea il valore del fatto che due “organizzazioni importanti come Confindustria e Cgil mettano al centro delle loro richieste proprio la creazione di lavoro, la vera emergenza del Paese”. Un Tavolo, non un patto o riforme di cui non si s più cosa significhino non escludendo la possibilità di un accordo storico come quello del 1993” Ricorda che  la Commissione Europea prevede per l’Italia  un ulteriore aumento delle disoccupazione  nel 2014 e sottolinea:”Noi sosterremo la nostra piattaforma., il Piano del Lavoro, qualunque governo ci sarà. Se avremo ascolto cercheremo di discutere le soluzioni per produrre lavoro. Se non ci ascolteranno continueremo a mobilitarci come abbiamo fatto in questi anni. “ Fra le priorità da affrontare nei primi cento giorni indica il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, l’abolizione dell’articolo 8, quello introdotto da Sacconi che permette di derogare dai contratti nazionali.” Mentre Minti nel suo programma elettorale torna a parlare  dell’articolo 18 quando  prospetta maggiore flessibilità per  i giovani che vengano assunti, in parole povere la possibilità di licenziamento senza alcun strumento ndi salvaguarda, Camusso afferma che “ non è è un emergenza tornare a discutere di articolo 18  La vera emergenza- dice – è affrontare le chiusure  e i licenziamenti che dipendono dalla crisi”. Per quanto riguarda la campagna elettorale afferma che “ bisogna essere rispettosi  e ricorda che” è importante votare”. E si leva un altro sassolino dalla scarpa quando, senza citare a chi si riferisce, ma i soggetti sono chiaramente individuabili, afferma che “ c’è aria di scioglimento dei sindacati e che le parti sociali sono inutili”. Un terreno, impercorribile, sbarrato. Un ammonimento: non ci provate neppure per scherzo..

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