Berlusconi viola il silenzio elettorale: “La magistratura è peggio della mafia siciliana”

ROMA – “La magistratura è una mafia più pericolosa della mafia siciliana”. Questa è la frase con la quale oggi Silvio Berlusconi ha di fatto rotto il silenzio elettorale. Lo ha fatto parlando con i giornalisti, anzi con uno in particolare della stampa greca incontrato a  Milanello dove si era recato per salutare il Milan.

A questo ha iniziato a raccontare, anzi a fare i suoi soliti attacchi agli avversari e poi si è sfogato contro la magistratura. Il cavaliere dal canto suo si è difeso, anche se questa volta si è dovuto arrampicare sugli specchi: “Non ho violato alcuna regola”, ha detto. “Ho risposto a una domanda  di un giornalista amico, esprimendo un parere sulla magistratura che, per fortuna, non mi risulta sia ancora un partito politico. Non mi riferivo alla grande maggioranza dei magistrati onesti e irreprensibili, ma a quella minoranza che usa la giustizia a fini di lotta politica”.
Perfino il suo ufficio stampa ha tentato di sminuire: “Per quanto riguarda le dichiarazioni a un’emittente televisiva ellenica, esse sono state rilasciate dal presidente Berlusconi con l’intesa di non essere utilizzate prima della chiusura delle urne in Italia”, riporta la nota inviata da Palazzo Grazioli.

Ma ormai il danno è stato commesso e l’offesa pure, anche perchè il Cavaliere a quel giornalista ha detto di tutto di più: “In Europa – ha detto  Berlusconi –  hanno messo in giro la storia che io ero irriso perché qui in Italia mi hanno fatto un attacco con il bunga-bunga, che è un’operazione di mistificazione e diffamazione che non si regge su nulla. Da 150mila intercettazioni telefoniche – ha continuato il cavaliere – non è venuto fuori un reato e continuano con i processi che sono stati ripresi da tutti i giornali stranieri, dove la magistratura è una cosa seria. Mentre da noi la magistratura è una mafia più pericolosa della mafia siciliana, e lo dico sapendo di dire una cosa grossa ma è così”.
E poi: “Questa Europa sragiona, io sono considerato un nemico dell’Europa ma io voglio più Europa – ha aggiunto Berlusconi -. Ero riuscito a mettere d’accordo 20 Paesi, perché riuscendo a mettere insieme un esercito europeo ciascuno risparmia il 50-60% e si diventa una potenza militare europea per cui ci si può sedere a pari livello con gli Stati Uniti. Invece, spendiamo di più perché Germania e Francia vogliono tenere il potere per sè”.
Non ha lesinato attacchi neppure alla Germania, colpevole secondo Beerlusconi di imporre la sua  “egemonia per arricchire se stessa”. “La vostra situazione – ha detto al giornalista riferendosi ai problemi della Grecia – è colpa dell’Europa che non vi ha aiutato tempestivamente e che vi ha dato regole folli a cui io mi sono opposto, ma non c’è stato niente da fare. Questi sono crucchi, è un disastro”. E poi: “Ero il contraddittore di questi signori dell’austerity che adesso cercano di farmi fuori. Hanno trovato Monti che è sempre servizievole e che si inginocchiava sempre a tutte le richieste della signora Merkel. E ora gli spiace perderlo. Con Bersani succede la stessa cosa, io invece gli dò del filo da torcere”.

Le reazioni
E’ chiaro che l’uscita di Berlusconi ha provocato una serie di interventi a raffica. Antonio Ingroia ha chiesto giustamente l’intervento del Presidente della Repubblica: «Noi rispettiamo le regole e quindi il silenzio elettorale, altri non lo hanno fatto e, non potendo commentare certe dichiarazioni, chiediamo l’autorevole intervento del Presidente della Repubblica, anche a tutela della credibilità della magistratura di cui il Capo dello Stato è supremo garante”. Anche Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del PD è intervenuta sul gravissimo episodio:  “Il Partito Democratico rispetta come si deve il silenzio elettorale. Berlusconi, facendo le affermazioni che ha fatto – e che non commentiamo – dimostra di saper vivere solo violando le regole. Ma questo non gli permetterà di vincere”.

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