Angelus, il Papa: continuerò a servire la Chiesa

 CITTA’ DEL VATICANO – “Cari fratelli e sorelle, grazie per il vostro affetto, oggi abbiamo un vangelo molto bello, quello della Trasfigurazione”.

Con queste parole, Papa Ratzinger ha iniziato l’ultimo Angelus da pontefice. “La preghiera non è un isolarsi dal mondo e dalle sue contraddizioni” ma “l’orazione riconduce al cammino, all’azione”. Così ha continuato il Papa iniziando a leggere il testo dell’Angelus. “Quando Pietro salì sul monte Tabor a pregare e voleva restarci, pregando fu ricondotto al cammino, all’azione” – ha aggiunto Benedetto XVI che ha spiegato: “In questo momento della mia vita il Signore mi chiama a ‘salire sul monte’, a dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione. Ma questo non significa abbandonare la Chiesa, anzi, se Dio mi chiede proprio questo è perché possa continuare a servirla con la stessa dedizione e lo stesso amore con cui l’ho fatto finora, ma in un modo più adatto alle mie forze”. Un gesto di libertà, modernità e umiltà. Così i tantissimi fedeli che hanno affollato stamattina Piazza San Pietro per l’ultimo Angelus del Santo Padre hanno interpretato la scelta di Ratzinger di abdicare .Imponenti misure di sicurezza per l’appuntamento che ha visto confluire in Vaticano decine di migliaia di persone. Quattro maxi-schermi allestiti in piazza: due collocati ai lati del Sagrato e due all’inizio dei due lati del Colonnato. Mercoledì prossimo l’udienza generale. Il 28 febbraio Benedetto XVI si recherà a Castel Gandolfo e a partire dalle ore 20 non sarà più Papa. Da quel momento inizierà la sede vacante. In attesa del Conclave e della epica fumata bianca.

Condividi sui social

Articoli correlati