Svizzera. Vince il referendum contro i super guadagni dei manager

Pittella: “Prima vittoria contro strapotere finanza”

‘’L’affermazione dei ‘si’ all’introduzione di un tetto agli stipendi dei top manager,  nel referendum indetto in Svizzera,  è una prima, ma significativa vittoria nella battaglia contro lo strapotere della finanza, conquistata dalla volontà popolare proprio nel principale paradiso mondiale delle banche e delle multinazionali’’. Lo afferma in una nota il vice-presidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella.  ‘’Il Parlamento europeo si sta battendo da tempo in sede Ue perché i fantasmagorici bonus e le ‘buone uscite’ dei super manager, che spesso si auto accordano, vengano proibiti – ricorda Pittella – ma le resistenze dei governi come quelle sollevate dall’esecutivo conservatore di Cameron, anche in questo caso molto geloso della deregulation di cui gode la City, sta rallentando la risposta alla forte richiesta che viene dai cittadini di giustizia e equità, in un momento in cui la crisi finanziaria sta impoverendo milioni di europei ’’.

 Che lavora nel settore dell’igiene dentale. La sua
La proposta di referendum era stata avanzata da un deputato indipendente, Thomas Minder, un piccolo imprenditore di Sciaffusa, titolare di una ditta che opera nel settore dell’igiene dentale. Gli svizzeri hanno approvato con il 67,9% dei voti e il sì di tutti i Cantoni,  il referendum che provede il rafforzamento dei dirti degli azionisti di bloccare stipendi e bonus troppo alti. La nuova normativa che dovrà essere trasformata in legge riguarda le società quotate in Borsa . Oltre agli “stipendi d ‘oro “ dei manager  si prevede anche il divieto delle super buonuscite, dei bonus di entrata, “ golden hello” e “golden goodbye , il benvenuto e il saluto d quando te ne vai, oltre ai bonus previsti nei contratti di vendita  o acquisizioni di nuove società. Se il divieto non sarà rispettato sono previste pene, il carcere o un ‘ammenda pari a sei anni di salario. I commenti deglo ambienti internazionali ritengono molto importante che una decisione di questa portata venga da un paese come la Svizzera, considerato un paradiso finanziario. Si fa notare che il governo svizzero si era opposto, ma il voto popolare ha sconfessato l’esecutivo. Per mettere a punto il provvedimento ci vorrà un anno per kl’approvazione del progetto di legge.

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