Dell’Utri e Verdini chiesto rinvio a giudizio per il Credito Cooperativo Fiorentino

Il Tribunale di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per 67 persone in seno all’inchiesta sulla banca Credito Cooperativo Fiorentino, l’istituto di credito ormai disciolto e inglobato da ChiantiBanca, che era stato presieduto fino al 2010 da Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl. La richiesta viene dai pubblici ministeri di Firenze Luca Turco e Giuseppina Mione, che ipotizzano i reati di bancarotta e truffa.

A breve la decisione sull’accoglimento della richiesta dei pm o sulla sua archiviazione.

L’inchiesta sulla banca fiorentina porterebbe alla luce anche legami con quella senese sul Monte Paschi.

A Verdini contestate anche associazione a delinquere e false comunicazioni sociali

A 17 indagati, tra cui Verdini, viene contestata anche l’associazione a delinquere, mentre ancora a Verdini, ma con altri, è altresì contestata l’ipotesi di reato di false comunicazioni sociali.

Nella ricostruzione proposta dai pm fiorentini, sarebbero stati distratti fondi per 100 milioni di euro, soldi poi destinati a società o persone senza le necessarie garanzie finanziarie, o già indebitate. Dell’Utri avrebbe ricevuto 3.2 mln in due tranches.

L’inchiesta CCF incrocia quella sul Monte Paschi

L’inchiesta sul CCF, presieduto da Verdini fino al 2010, ha fatto emergere legami anche con la questione Monte Paschi, in particolare con riferimento ad un prestito da 150 milioni di euro concesso nel 2008 da un pool di banche.

Alcune persone sono infatti state ascoltate, come persone informate sui fatti, insieme dai magistrati fiorenti e da quelli senesi titolari dell’inchiesta MPS.

Tra le persone ascoltate anche alcuni esponenti politici del Pd ed ex Pdl.

Anche 20 milioni truffati allo stato?

Fra i reati ipotizzati nell’indagine, oltre all’associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita, anche la truffa ai danni dello Stato. Questo capo d’imputazione sarebbe riferito a circa 20 milioni di euro in contributi all’editoria per tre giornali locali toscani i cui editori farebbero capo a Denis Verdini.

 

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