NAPOLI – Il nuovo parlamento si insedia e per gli ex decade ogni immunità: per Cosentino (ex Pdl) e Tedesco (ex Pd) scatta l’applicazione della misura cautelare.
Carcere per il primo; domiciliari per il secondo.
Il caso Cosentino
Nicola Cosentino si è costituito questa mattina presso la casa circondariale di Secondigliano. Entro in cella “da persona innocente”, ha detto l’ex sottosegretario all’economia. L’ex coordinatore regionale del Pdl ha poi parlato di “un calvario di cui non riesco a comprendere la necessità”. Nel contempo, esprime ferma condanna verso la camorra, ritenuta come la “forma più nefasta di illegalità”. E chiede ai suoi cari “e al buon Dio la forza per superare questo baratro”. A suo carico, due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse per i reati di concorso esterno in associazione camorristica, reimpiego di capitali e corruzione aggravati. Cosentino sarebbe dovuto entrare in cella nel pomeriggio a margine dei lavori di insediamento del nuovo Parlamento. Invece ha deciso di anticipare i tempi consegnandosi a metà mattinata optando per il carcere di Secondigliano e non di Benevento. I suoi legali confidano ora nel Tribunale del Riesame chiamato per giovedì prossimo ad esaminare la richiesta di revoca della misura restrittiva. Due i processi che vedono imputato Cosentino. Entrambi presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Nel primo, relativo all’emergenza rifiuti, l’ex sottosegretario è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, in quanto ritenuto il “referente politico” del clan dei casalesi. Nel secondo, denominato “Il principe e la ballerina”, è accusato di corruzione e reimpiego di capitali illeciti, con l’aggravante di aver favorito lo stesso clan dei casalesi (si sarebbe speso per la realizzazione di un centro commerciale in cui il clan dei Casalesi avrebbe voluto investire proventi illeciti) . Per ciò che attiene il secondo dibattimento, oggi sarà fissata la data dell’interrogatorio di garanzia al quale Cosentino sarà sottoposto. Il 27 marzo è fissata l’udienza di questo processo. Il 18 marzo, invece, Cosentino potrebbe essere in aula per l’udienza del primo processo nel quale è accusato di concorso esterno in associazione camorristica.
Il caso De Gregorio
Ha deciso di costituirsi anche Sergio De Gregorio. L’ex senatore pidiellino, al centro anche dell’inchiesta sulla compravendita di voti che vede coinvolto il leader del Pdl Silvio Berlusconi, si è presentato in tribunale a Roma, per poi essere trasferito nel suo appartameno ai Parioli. L’indagine alla base del provvedimento cautelare è quella che lo vede indagato sull’appropriazione indebita di 20 milioni di euro di finanziamenti al quotidiano L’Avanti!.
Il caso Tedesco
Per decadenza del mandato parlamentare, è stato posto agli arresti domiciliari l’ex senatore Alberto Tedesco (gruppo Misto, ex Pd) per associazione per delinquere, concussione, corruzione, falso e turbativa d’asta. I carabinieri hanno eseguito due misure cautelari a carico dell’ex assessore alla sanità pugliese: una emessa dal gip di Bari, l’altra, solo per il reato associativo, dal tribunale del Riesame e confermata dalla Cassazione.